Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

E' una delle regioni in bilico, quelle in cui si decideranno le sorti del prossimo governo, soprattutto al Senato. La Campania è il campo di battaglia dove Pd e Pdl se le danno di santa ragione. E a complicare lo scenario ci si mettono anche Grillo con il suo Moviemtno 5 Stelle e Antonio Ingroia.
Secondo l'ultimo sondaggio Ipr Marketing il Centrosinistra è avanti, ma di soli 4 punti, 31,5 a 35,5. Un margine sottilissimo che potrebbe ridursi ancora di più dopo che Silvio Berlusocni ha annunciato di non voler ricandidare Nicola Cosentino. Un uomo 'opaco' visti i processi pendenti, ma che portava migliaia di voti. Il Cavaliere punta sul ritorno di immagine dovuto alla svolta sulle 'liste pulite'. E il Pd come reagisce? "Quello che abbiamo visto ieri in Campania è una scena grottesca, tipica di un Pdl allo sbando", spiega ad Affaritaliani.it Enzo Amendola, segretario del Pd campano, generale alla testa delle truppe democratiche. "Non ci preoccupano le mosse di Berlusconi. Il Pdl era fondato sul potere incontrastato di Cosentino. Il Pdl ora è al collasso".
INGROIA - Se il Pdl non spaventa il Pd, Antonio Ingroia getta un'ombra scura sulle elezioni. In Campania Rivoluzione Civile ha un discreto seguito, alcuni sondaggi la danno potenzialmente al 10%. Un exploit dovuto ad Antonio De Magistris, famoso sindaco di Napoli e uno dei leader del movimento. Al Senato una percentuale del genere manderebbe sotto il Pd, rendendo ingovernabile il Senato. "Faccio notare che la loro presenza al Senato favorisce la destra in una regione in bilico. Contenti loro contenti tutti. Se questa si chiama rivoluzione…", attacca Amendola che però esclude categoricamente che ci possa essere alcun tipo di accordo con Ingroia: "Nessun patto, culturalmente siamo lontanissimi. Noi siamo un partito con proposte serie per il sud. La linea economica e politica di Ingroia è siderale dalla nostra". E attacca De Magistris: "La cosa che ci lascia allibiti è che il sindaco di Napoli, in una fase drammatica per la città, porti non la fascia tricolore, ma la bandiera di un movimento minoritario".
LA CAMPAGNA ELETTORALE - Uno dei punti cruciali sarà la campagna elettorale. Se Bersani è praticamente scomparso dagli schermi lasciando spazio ai rivali, in Campania non si preoccupano troppo. "Stiamo lanciando una grande campagna porta a porta per spiegare cosa è significato il governo della destra con le camice verdi", spiega Amendola. "Non è un caso che il capolista in Campania della Lega sia Giulio Tremonti, colui che ha dettato al linea economica del Pdl. Ii 75% delle risorse al nord? Significa tornare ad una politica non di austerità, ma di piena rapina".