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Politica
Chi è Cateno De Luca, la sorpresa delle elezioni in Sicilia

Cateno De Luca

Ha anche eletto due parlamentari a Roma. Il profilo


Le ultime elezioni ci hanno regalato una sorpresa di cui poco si parla, si chiama Cateno De Luca, chiamato anche ironicamente "Scateno". Alle Regionali in Sicilia il partito di De Luca, "Sicilia Vera", è arrivato secondo battendo la candidata di centrosinistra Caterina Chinnici. Il successo di "Scateno" non si ferma alla Sicilia: "Sud chiama Nord, De Luca sindaco d'Italia" si è presentato alle elezioni nazionali ed è riuscito ad arrivare in Parlamento eleggendo una senatrice, Dafne Musolino, e un deputato, Francesco Gallo.

Cateno De Luca non è né di destra, né di sinistra. Non è politicamente collocabile avendo sempre fatto parte di liste civiche autonomiste siciliane. Per alcuni osservatori, viste le sue proteste in particolare durante il periodo delle restrizioni anti-Covid, potrebbe rientrare nella categoria dei populisti.

Cateno De Luca è probabilmente sconosciuto a Milano come a Bologna e a Roma ma è molto famoso in Sicilia. I suoi risultati elettorali sono stati una galoppante ascesa, da quando a 18 anni ha iniziato la sua carriera politica al Consiglio Comunale del suo paese, Fiumedinisi, in provincia di Messina. A 22 anni diventa assessore e dopo aver perso le elezioni comunali del 1998 si ricandida nel 2003, riuscendo a vincere, per poi essere riconfermato per un secondo mandato nel 2008.

Nel 2006 si candida all'Assemblea Regionale Siciliana (Ars) per le elezioni regionali e viene eletto deputato con il "Movimento per le Autonomie" e sempre per la stessa sigla viene rieletto anche alle successive Regionali del 2008. Nel 2011 si dimette da sindaco della sua città, ma dal 21 giugno al 19 luglio 2011 è sospeso dalla carica di deputato regionale perché posto agli arresti domiciliari.

La battaglia però continua. Alle elezioni regionali siciliane del 2012 si candida alla Presidenza, sostenuto dalla lista "Rivoluzione Siciliana", ma ottiene solo l'1,23%. Poi si candida come sindaco a Santa Teresa di Riva, vincendo al primo turno e rimanendo in carica fino al 2017, quando viene rieletto deputato all'Ars. Neanche un anno e De Luca si candida alle elezioni comunali di Messina del 2018, vincendole. E arriviamo alle ultime elezioni, in cui De Luca moltiplica i voti presi in Sicilia, risultando il secondo candidato eletto, e ed entra anche in Parlamento con "Sud chiama Nord, Cateno De Luca sindaco d'Italia". A Messina i suoi candidati Musolino e Gallo hanno battuto i candidati di centrodestra e il partito ha superato il 31%.

Cateno De Luca viene anche chiamato "Scateno" per diversi gesti plateali che hanno attirato l'attenzione su di sè, come nel 2007, quando comparve nudo all'Assemblea regionale siciliana avvolto nella bandiera con lo stemma della Sicilia - la Trinacria - per protestare contro la sua mancata nomina nella Commissione Bilancio. In una mano teneva un Pinocchio, nell'altra La Bibbia.

Nel 2007, da deputato dell’Ars, si presentò in mutande alla sede della provincia di Messina per protestare contro i tagli della fornitura d’acqua alle Eolie. Da sindaco di Messina entrò con un motocross dentro il municipio per sponsorizzare un evento, e ha girato un videoclip musicale di un gruppo locale indossando la maschera della serie Netflix "La casa di carta".

Anche durante il lockdown De Luca ha fatto parlare di sé: ha protestato contro l'uso del Green Pass sui traghetti da e per Messina con uno sciopero della fame, bloccando gli accessi agli imbarchi e causando numerosi disagi al grido di "Basta con il sequestro di Stato". Per far rispettare le restrizioni, De Luca ha fatto passare delle macchine per la città che diffondevano messaggi del tipo: "Dove c... vai? Torna a casa! A calci in c... ecco qual è il modo di far applicare le norme. Non si esce!". De Luca aveva anche proposto di sorvegliare la popolazione tramite dei droni che urlassero le sue parole, una cosa totalmente infattibile.

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