Successo per la manifestazione in tante piazze italiane del Partito Comunista contro il "governo delle banche".
"Contro il governo Draghi". La prima manifestazione contro il nuovo esecutivo arriva dal Partito Comunista, che anche a Torino, come in molte altre citta' italiane, ha manifestato. Un presidio, cui hanno partecipato oltre una cinquantina di persone, davanti alla Prefettura, in piazza Castello. "Draghi e' l'uomo delle banche - ha sottolineato Matteo Mereu, segretario regionale del Pc durante il suo intervento - e' l'uomo dei tagli alla sanita', alla scuola e alle pensioni ed e' stato il massimo esponente delle impostazioni di privatizzazione nel nostro Paese". Il Partito Comunista promette di "costruire una grande opposizione sociale unita e forte contro il nuovo governo, senza esitazione o tentennamenti".
"Una manifestazione dal forte spirito unitario che vede diverse organizzazioni aderire e anche tanti singoli lavoratori, artisti e sportivi", ha dichiarato Marco Rizzo, segretario generale del Partito comunista. "Operai e lavoratori - aggiunge - costretti a rischiare la salute per non fermare la produzione, licenziamenti, cassa integrazione non pagata, chiusure di decine di migliaia di piccoli esercizi commerciali e artigianali: una massa enorme di situazioni di povertà assoluta o comunque di grande difficoltà. E la politica del Governo, supino ai monopoli capitalistici italiani e stranieri, è quella di far pagare i costi della crisi del sistema capitalistico globalizzato ai lavoratori e ai ceti popolari. La Repubblica italiana è fondata sul lavoro, vogliamo combattere questa ulteriore aggressione contro i diritti dei lavoratori, salariati o autonomi, che vogliamo rendere protagonisti. Chi produce la ricchezza del Paese deve essere al centro delle decisioni". "Serve il cambio del modello di società e occorre rompere al più presto la gabbia europea. Il Partito Comunista rilancia l'unità di tutti i lavoratori e ribadisce l'alleanza strategica sociale, l'unica necessaria, chiamando nelle piazze di ogni regione i militanti, i simpatizzanti e tutti coloro che, nel giorno della nascita della Repubblica, hanno bisogno di gridare che questo modello di societa' ha fallito", conclude.
IL VIDEO CON LE PAROLE DI MARCO RIZZO
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