A- A+
Politica
Coronavirus, FdI: "Turismo, il governo non ha fatto nulla"

Secondo una stima del World Travel & Tourism Council (WTTC) sarebbero a rischio circa 50 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo. Dai dati emerge che le economie che soffriranno di più la crisi saranno Filippine, Thailandia e Grecia, ma l’Italia non se la passa meglio. Con 94 milioni di turisti stranieri nel 2019, l’Italia è il 5° paese più visitato al mondo. Da noi il settore del turismo vale oltre 100 miliardi di euro e occupa più di 3 milioni di persone. E il fatto che le misure restrittive sono state prolungate almeno fino al 3 Maggio di sicuro non aiuta il settore ad intravedere  la luce in fondo al tunnel. Perchè come spiegano le principali agenzie di viaggi, gran parte delle prenotazioni per il periodo estivo avvengono proprio tra Aprile e Maggio.

L’attuale pandemia ha completamente paralizzato l’intera filiera del turismo. Secondo una ricerca Bytek, agenzia di marketimg internazionale a marzo le ricerche sul travel sono calate del 50% circa rispetto allo stesso mese del 2019, e del 37,4% rispetto allo scorso mese di febbraio. Insomma tutto lascia presagire che dopo la Pasqua completamente saltata, anche la prossima estate rischia di essere fortemente compromessa. E questo potrebbe voler dire un colpo mortale per molti piccoli operatori del settore, di cui il nostro pese è ricchissimo.. Di fronte a questi scenari apocalittici quello che fa sensazione è il sostanziale silenzio del governo per far fronte alla emergenza del settore “ Il ministro Franceschini che ha voluto a tutti i costi le deleghe al turismo si sta dimostrando completamente inadeguato e disinteressato ad un settore come quello del turismo che rappresenta circa il 13% del nostro Pil.  Pensi che all’ultima audizione che ha fatto in commissione attività produttive della Camera ha parlato 50 minuti e al turismo ha dedicato solo gli ultimi 2 minuti del suo intervento” E’ durissimo con il ministro del Pd Riccardo Zucconi, della commissione finanze ed attività produttive della camera, con una esperienza quarantennale da imprenditore nel settore ricettivo, prima della sua esperienza parlamentare nelle file di FDI. Il parlamentare insieme al capogruppo alla camera del partito Francesco Lollobrigida e al capo delegazione di Fdi al parlamento europeo, Carlo Fidanza hanno appena concluso un lungo ciclo di videoconferenze di tre giorni con esperti ed operatori del settore per formulare una serie di proposte da portare all’attenzione del Governo in questo momento cosi delicato. “ Oggi ancora di più - continua Zucconi- si capisce quanto sia importante il ripristino di un ministero del turismo, che potrebbe effettivamente operare per salvaguardare tanti attività ed imprese che se non aiutate rischiano seriamente di chiudere”

Quali sono le prime cose che il Governo dovrebbe fare

Noi abbiamo preparato circa 200 emendamenti che abbracciano tutto il comparto e che riguarda quindi grandi alberghi, ma anche e sopratutto piccole pensioni o i B&B famigliari, che saranno i più colpite dalla chiusura, ma anche il trasporto pubblico, che dovrà sottostare a direttive sulla sicurezza e la distanza che non potranno non impattare negativamente sul loro business. Per non parlare degli stabilimenti balneari o del settore della ristorazione. Personalmente lo scorso anno, prima che questo immane disastro si abbattesse su di noi, avevo preparato il Testo unico sul turismo con 26 articoli, che giace da oltre un anno insabbiato in commissione, perché non c’è la volontà politica e l’interesse per intraprendere una politica coraggiosa che possa aiutare il turismo, che è un settore fondamentale per la nostra economia. Adesso questo avrebbe aiutato moltissimo le imprese del turismo ad uscire prima e meglio da questa terribile crisi.

Troppo poco allora quello fatto fino ad ora dal Governo

Il governo fino ad ora non ha fatto assolutamente nulla, se non proporre misure come il credito di imposta per gli affitti, che sono misure assolutamente inutili ed inefficaci, se poi io rischio come in questo caso di non poter continuare la mia attività. Bisognava innanzitutto istituire lo stato di crisi per il settore come chiedono gli operatori in coro da noi sentiti in questi giorni. Ma la cosa più stravagante è che proprio il ministro Franceshini in persona è stato il primo ad escludere questa ipotesi. Siamo davvero al ridicolo.

Cosa proponete come Fdi al Governo sul tema

Incentivo di 250 euro per ogni membro di una famiglia, da acquistare tramite agenzie e tour operator in modo da rimettere in moto la filiera del turismo interno incentivando le vacanze in Italia questa estate; Rendere disponibile e certa la liquidità alle imprese, considerata anche l’assoluta inadeguatezza della indennità di 600 euro per un comparto come quello degli agenti di viaggio; occorre poi garantire la cig per il futuro qualora non ripartisse la stagione, assicurando adeguati investimenti nei vari comparti e profondendo qualunque sforzo utile a risollevare un settore che per l’Italia rappresenta da sempre un formidabile volano per l’economia. Anche, ad esempio, istituendo un fondo di emergenza nazionale per il turismo. Annullamento delle tasse come Tasi Imu e Tari, per chi come i bar e ristornati è stato costretto a chiudere la propria attività. Regime Iva congelato. Ribaltamento del credito di imposta per i locatari e non per i gestori. Intervenire sui voucher di rimborso, che qualcuno come gli olandesi di Booking vorrebbero far partire solo per prenotazioni da meta Aprile, quando invece le chiusure sono iniziate a Marzo ”

Insomma un pacchetto bello sostanzioso ma problema rischia di essere quello di trovare le risorse per fare tutto ciò.

Guardi per quanto riguarda la liquidità da far arrivare alle imprese io ho proposto una cassaforte virtuale, che consiste semplicemente in un credito che lo Stato concede alle imprese in una percentuale del 15% sul fatturato dell’ultimo anno. Con questi soldi un impresa potrebbe far fronte alle spese inerenti tasse e contributi. Alla fine dell’anno si fanno i conti dei soldi utilizzati e di quelli invece rimasti in cassa. Sui soldi spesi per pagare comunque lo Stato, si rateizza il debito a dieci anni con tassi minimi. Ecco che in questo modo avremmo risolto il problema della liquidità per le imprese per far fronte alle tasse e per lo Stato si tratterebbe di un anticipo sulle somme dovute e che le imprese poi restituiranno con gli interessi.

Commenti
    Tags:
    turimo franceschini fdi proposte





    in evidenza
    Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"

    E la hit "Sinceramente" esplode all'estero

    Super Annalisa fa incetta di platini: arriva il quinto disco per "Bellissima"

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete


    motori
    MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

    MINI Aceman: innovazione e stile nel nuovo crossover elettrico

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.