A- A+
Politica
Coronavirus, governo responsabile dell'epidemia? No a leggerezze nel giudicare

Da una lettrice, Eugemia Bortu. Riceviamo e pubblichiamo

 

Ho letto con interesse ma con un senso di profonda angoscia l 'articolo dell'avvocatessa Anna Maria Bernardini De Pace, comparso sul vostro giornale il 25 marzo in cui si ipotizza che il governo in carica e, in particolare, alcuni dei suoi esponenti, fossero a conoscenza del rischio di pandemia che si sarebbe successivamente verificato e siano  rimasti inerti rispetto a questa probabilità.

Da questa constatazione l’autrice fa discendere, come una equazione matematica, l'orribile e gravissima ,  accusa di ipotetica responsabilità per tutto quanto dopo è accaduto

Ma ora la domanda è: di chi è la responsabilità, e quindi la colpa degli oltre 63 mila contagiati e degli oltre 6 mila morti? Di chi è la colpa del disastro economico nazionale e individuale? Di chi è la colpa del dolore incancellabile di chi è morto senza ricevere l’amore con un bacio e di chi non ha potuto darlo? Di chi è la colpa delle migliaia di medici, generosi sì ma, distrutti o contagiati? Di chi è la colpa di non aver preparato adeguatamente medici e infermieri, come peraltro veniva consigliato nella simulazione di New York di ottobre? Di chi è la colpa di annunciare decreti via social, di creare il panico e poi firmarli in ritardo quando "i buoi sono scappati dalle stalle"? Di chi è la colpa di non avere informato, in buona fede, per tempo e adeguatamente la popolazione?   si interroga l’avvocatessa De Pace.

E ancora… “Obiettivamente c’è stata una strage di morti che si poteva evitare. Ci sarà una strage di attività economiche e professionali, che si poteva evitare. C’è una rivoluzione sociale, obiettivamente drammatica, che si poteva evitare. Di chi è la colpa? Il colpevole deve essere indagato. Oppure i nostri governanti godono dell’immunità per qualsiasi genere di fattispecie criminosa”

Con ciò si formula un giudizio di presunta colpevolezza e, nella fattispecie di strage, in assenza di contraddittorio e sulla  base di un ragionamento meramente deduttivo. Si getta una ombra di dubbio distruttiva su soggetti investiti di cariche istituzionali che stanno quotidianamente rischiando la vita per tentare di sottrarre l'Italia all'infatua sorte a cui in questo momento il virus la sta condannando e alla ricerca di soluzioni facili e di effetto.  si ipotizza addirittura, che una dittatura sarebbe stata in grado di fronteggiare l’emergenza... “Tuttavia in qualsiasi paese del mondo la bancarotta fraudolenta di pensiero e comportamento dei nostri governanti avrebbe determinato certamente il rovescio delle istituzioni e la presa di potere di qualche colonnello. Magari insopportabile e pericoloso anche lui, ma forse più coraggioso, competente e determinato”.

La dichiarazione dello Stato di emergenza peraltro e' un atto formale che segue le indicazioni della organizzazione mondiale della sanità a cui faseguito   una indagine epidemiologica che può dar luogo a provvedimenti .non in astratto,ma solo dopo la rilevazione di situazioni di contagio .Avrebbero  dovuto, forse, imporre provvedimenti distanziamento sociale in assenza di alcuna diffusione del virus? Oltre rivelarsi un provvedimento abnorme in assenza di una reale effettiva emergenza, avrebbe arbitrariamente ristretto libertà civili senza alcuna situazione di pericolo ancora reale.

Si ricordi che l’ Italia e' stato il primo paese al mondo a interrompere i voli con la Cina, dove l'epidemia era già diffusa e questa era l'unica forma di prevenzione che all'epoca potesse essere messa in campo. Ma quello che appare più grave, è che simili considerazioni siano fatte proprie da operatori del diritto, considerato che il nostro Stato, appunto di diritto, impone tre gradi di giudizio per formulare un giudizio di colpevolezza  che non può essere ipotizzato con tale leggerezza.

 

Commenti
    Tags:
    coronavirus





    in evidenza
    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    La “Pietà” di Gaza

    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024


    motori
    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.