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Politica
"Coronavirus? Governo terrorizzato. Follie. Ed è catastrofe economica"

Come sta affrontando il governo l'emergenza coronavirus in Italia?
"Con provvedimenti a pallettoni. Fermiamo tutto, tutti dentro, tutto fermo... Saranno consigliati male o saranno terrorizzati e spaventati che ci possa scappare qualcosa".

Che cosa dovrebbe fare il governo?
"Non si può rischiare una recessione seria e pesantissima per un'epidemia di questo genere. Non solo, negli altri Paesi non fanno niente. Che ci sia qualcosa che non funziona è evidente. In alcune città le scuole sono chiuse ma le discoteche sono aperte, in altre si possono fare gli allenamenti, ad esempio di calcio, ma sono chiusi gli spogliatoi. Che senso ha?".

Un po' di caos...
"Esatto. E sta anche venendo alla luce la solita confusione nei ruoli tra regioni e potere centrale, la vera malattia del Paese. Certamente la salute dei cittadini viene prima di tutto, ma salvaguardare la salute vuol dire anche non perdere i posti di lavoro".

E Conte?
"Mah, è il governo che decide. E comunque non credo che al suo interno siano tutti a favore della gestione ultra-emergenzialista. Sono stato in un ufficio di avvocati milanesi e sono tutti al lavoro, ma da altre parti solo la metà sono in azienda. Una risposta all'epidemia all'insegna del pressapochismo".

Perché?
"Prendiamo i trasporti. Ieri un treno è stato fermo due ore perché dovevano disinfettare una stazione di passaggio, roba folle. Non è la peste bubbonica, i contagi avvengono in un certo modo e la mortalità è relativa e colpisce soprattutto le persone anziane che hanno già patologie pregresse. Credo che questa situazione dovesse essere affrontata con maggiore temperanza e con più moderazione. Attenzione, giusto, ma qua rischiamo la catastrofe economica. Quando il turismo perde il 40% degli introiti è un disastro".

E all'estero ci guardano come appestati...
"Certamente non ci vogliono bene. Anzi, molti useranno quanto sta accadendo in Italia per fare affari, ad esempio dirottando da loro il flusso turistico. In Europa emerge l'assenza totale di ogni politica concordata a livello sovrastatale, che è fondamentale per questioni globali come l'immigrazione, il clima e appunto le epidemie".

Servirebbe un governo di unità nazionale? Stiamo andando verso questa direzione?
"Ma se nessuno ragiona, a che cosa serve? Serve un governo raziocinante e abbastanza autorevole per prendere, se serve, anche decisioni rischiose. Le misure che ha preso finora il governo dimostrano che ha una gran paura che la situazione scappi di mano e sta usando il cannone per buttar giù un uccellino".

Quindi nessun esecutivo tutti dentro da LeU a Fratelli d'Italia?
"Ripeto, ma che cosa cambia se poi nessuno ragiona? Comunque, di fatto, c'è già, visti i provvedimenti presi e votati insieme. E comunque sono tutti troppo deboli per dire cose diverse".

Andrebbe rinviato il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari del 29 marzo?
"Scherziamo? Qualcuno crede davvero che possiamo andare avanti come nell'ultima settimana con tutto fermo? Tanto vale chiudere il Paese e dire che ci vediamo tra un anno".

I giornali cartacei e la televisione come si stanno comportando in questa crisi?
"Fanno come al solito il loro mestiere allarmistico che funziona, così moltiplicano l'allarme. Una rincorsa all'effetto. Ho girato tutta la mattina per Milano e in giro c'era molta meno gente. In tre ore ho incontrato quattro persone con la mascherina, invece sentendo la televisione o leggendo i giornali sembra che siamo tutti in maschera. Terrorizzano la gente".

 

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