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Politica
Coronavirus, il Sud non vuole i lombardi. Il leghista doc: "Comprensibile"

L'allarme Coronavirus scatena la paura per chi viene dal Nord. E c'è perfino chi parla di razzismo dei meridionali contro i settentrionali, dopo decenni di stereotipi contri i 'terùn'. Dal caso dei sindaci di Ischia che hanno bloccato sgli sbarchi di lombardi e veneti (decisione poi stoppata dal prefetto di Napoli) al Molise, dalla Basilicata alla zona di Salerno in Campania. Ormai i provvedimenti sono numerosi.

"Possiamo capire la situazione che è legata a certe psicosi che possono essere comprese. Non ne faccio un dramma", commenta ad Affaritaliani.it Daniele Belotti, leghista doc delle Valli Bergamasche. "Anche se i più danneggiati non sono i lombardi doc ma chi ha origini del Sud, i discendenti che vogliono magari tornare per visitare i parenti. Ripeto, non è una cosa sconvolgente. Era sbagliato definire razzista il leghista che chiedeva controlli per chi arriva da altri Paesi e non è razzista chi oggi al Sud, vedendo i tanti casi di contagio in Lombardia, esige controlli. Nulla di sconvolgente", conclude.

Coronavirus: in quarantena solo studenti lucani che tornano - E' "rivolta solo agli studenti lucani" che rientrano in Basilicata l'ordinanza che dispone la quarantena per chi rientra in Basilicata dopo essere stato negli ultimi 14 giorni in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria. Lo ha precisato poco fa, nel capoluogo lucano, il presidente della Regione, Vito Bardi, al termine di una riunione, presieduta dal prefetto di Potenza, Annunziato Varde', del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica sul coronavirus. Il governatore lucano ha inoltre specificato che la decisione e' stata presa dopo la chiusura di alcuni atenei delle regioni, frequentati da molti studenti lucani. Bardi e Varde', insieme all'assessore regionale alla Sanita', Rocco Leone, hanno ribadito che "al momento in Basilicata non ci sono casi ne' sospetti" di coronavirus.

 

Coronavirus: Ordinanza Molise per chi rientra da aree colpite - "I soggetti provenienti dalle aree nelle quali risulta positiva almen o una persona o nelle quali vi è comunque un caso riconducibile al coron avirus, o i soggetti che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, ove gi ungano in Molise per motivi di lavoro, di studio, familiari o per qualunque altra r agione, sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all'Autorità sanitaria  locale che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione del la diffusione del virus. La segnalazione dovrà essere effettuata non oltre due ore dall'ing resso nel territorio regionale al proprio medico curante, oppure al numero 1 500 del Ministero della salute, oppure al numero 118 del Sistema territoriale che pr ovvederà a darne comunicazione al Servizio di medicina pubblica competente ad avvia re la procedura". Lo prevede un'ordinanza emanata dalla Regione Molise. "I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i med ici di continuità assistenziale - si legge -  oltre ad attenersi alle istruzioni operative già diramate dall'AS REM relative alle modalità di gestione dei casi sospetti, sono tenuti  a consultare costantemente il sito dell'Azienda Sanitaria Locale per tutti gli  aggiornamenti che saranno necessari in rapporto all'evolversi degli aspetti clinici  ed epidemiologici dell'infezione in corso. La Protezione civile porrà in essere ogni azione utile a garantire  ai soggetti sottoposti a misura di quarantena la massima assistenza logistica,  provvedendo alla fornitura di quanto necessario per il loro sostentamento.  Dovranno essere preventivamente segnalati all'autorità di protezi one civile della Regione Molise i trasferimenti, disposti da altre Istituzion i, anche a titolo precauzionale, di gruppi di soggetti che per qualsiasi motivo abbi ano soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle aree di cui all'art. 1. Art.  La presente ordinanza resterà in vigore per giorni novanta,  fatta salva la facoltà di proroga o di revoca, nonché di imporre ulteriori prescr izioni con successivi provvedimenti".

Coronavirus: quarantene anche nel Salernitano - Famiglie in quarantena, disinfezione delle scuole, persone che hanno fatto un viaggio organizzato a Venezia a casa per evitare contatti. La diffusione del coronavirus ha portato sindaci del Salernitano ad adottare misure urgenti per contenere i rischi. Nella tarda serata di ieri e' rientrato a Battipaglia un autobus con a bordo battipagliesi e abitanti di Montecorvino Rovella dopo una gita di qualche giorno tra Viareggio e Venezia. Percio', il sindaco del Comune alle porte della Piana del Sele, Cecilia Francese, tranquillizzando la popolazione perche' a bordo del mezzo non sono stati accusati "sintomi ne' manifestazioni legati al virus", fa sapere che tutti i viaggiatori "osserveranno, a scopo precauzionale, una quarantena di 15 giorni". Medesima decisione e' stata assunta dal primo cittadino di Montecorvino Rovella, Martino D'Onofrio, che ordina ai propri concittadini sul bus proveniente da Venezia di "recarsi direttamente presso il proprio domicilio evitando contatti con altre persone" e di "non lasciare, per almeno 14 giorni, il domicilio e non avere contatti con altre persone". Intanto, molti sindaci della provincia di Salerno, rivolgendosi a chi e' interessato da spostamenti da e per le aree focolaio di diffusione del Covid-19, chiedono di dare "immediata comunicazione" alle autorita' preposte. In quarantena obbligatoria e' finito anche un intero nucleo familiare residente a Lentiscosa, frazione di Camerota, in Cilento. Il sindaco, Mario Salvatore Scarpitta, ha firmato un'ordinanza "a tutela della salute pubblica" con cui limita alla famiglia "per un massimo di 15 giorni i propri spostamenti e i contatti all'esterno della propria abitazione". Una decisione assunta perche', in particolare, uno di loro, nei giorni scorsi, "e' stato, a ridosso dei provvedimenti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in zona focolaio del virus, per la quale sono scattate misure interdittive in entrata ed uscita". Il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, invece, ha sottoscritto un provvedimento con il quale chiude le scuole di secondo grado e quelle private ordinando "ai dirigenti scolastici di provvedere alla disinfezione dei locali, a proprie spese, nonche' alla pulizia straordinaria dei locali stessi".

Coronavirus: respinto da hotel Sannio, gruppo torna in Veneto 

Avevano prenotato unsoggiorno da diverse settimane e si sono presentati in albergo peressere sistemati, ma il direttore delle struttura li ha respinti permotivi di sicurezza. E' accaduto a 45 turisti provenienti dal Veneto edalla Lombardia, rifiutati da un albergatore di Benevento. Avrebberodovuto trascorrere qualche giorno nella provincia sannita, soprattuttoper recarsi a Pietrelcina per un pellegrinaggio nei luoghi di origine diPadre Pio. Dopo aver fatto presente all'albergatore che nessuno dellacomitiva proveniva dai Comuni della zona rossa per il rischio dacoronavirus, i turisti si sono rimessi in pullman per tornare a casa.Una pattuglia della squadra volante della questura e dei vigili urbaniha pero' scortato il pullman fino alla stazione dei bus di Benevento, etutti i passeggeri sono stati fatti scendere per essere identificati. Altermine della procedura la comitiva e' ripartita per il Veneto.

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