Salvini: "No di Conte a misure drastiche". Ma Chigi: "Possibili altre misure"
Incontro tra Conte e i leader dell'opposizione. Meloni: "Nessuna possibilità di un governo nazionale"
"Esco preoccupato perche' abbiamo portato al tavolo" le richieste di lavoratori e famiglie "che chiedono misure forti drastiche subito: chiudere tutto adesso per ripartire sani, la risposta e' stata 'no'". Cosi' Matteo Salvini al termine dell'incontro con Giuseppe Conte. "Oggi il problema e' che non c'e' una risposta certa. Gli italiani non sanno. Salviamo alcuni interessi nazionali e tutto quello che non e' strategico si chiude".
"Abbiamo sottolineato che non e' possibile uno Stato che si rispetti fa rispettare la legge nelle carceri usando il pugno di ferro non mandando qualcuno a dialogare", dice ancora Salvini.
Coronavirus: Meloni, da Gualtieri solo titoli
"Non ci sono risposte chiare. Alla domanda" se lo scostamento di Bilancio sara' superiore ai 7,5 miliardi, "la risposta e' stata 'Abbiamo chiesto un approfondimenti ulteriori. Vediamo di cercare piu' risorse'. Il ministro Gualtieri ha detto delle cose che sono solo titoli. Il titolo non risolve il problema. Speriamo di poter avere qualcosa che non siano semplici titoli". Cosi' Giorgia Meloni al termine dell'incontro tra i leader dell'opposizione e il governo sull'emergenza coronavirus. "Non c'e' l'ipotesi di un governo di unita' nazionale" ha aggiunto la Meloni.
CORONAVIRUS: P.CHIGI, CONTE CON OPPOSIZIONI NON HA ESCLUSO MISURE PIU' RESTRITTIVE'
Durante il confronto che si è da poco concluso a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Roberto Gualtieri, Federico D'Incà e il sottosegretario Riccardo Fraccaro, da un lato, e i leader delle forze di opposizione Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, accompagnati dai rispettivi capigruppo, "in ordine alla richiesta di introdurre misure di contrasto del contagio ancora più severe, che contemplino una serrata generale, il presidente Conte non ha escluso affatto la possibilità di adottare misure più restrittive, ove necessarie". Così in una nota di Palazzo Chigi.
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