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Coronavirus, Speranza: "Vittoria sanitaria poi la ripartenza"

Coronavirus, Speranza: "Vittoria sanitaria poi la ripartenza"

"La prima mattonella per ricostruire l'edificio dell'Italia e' vincere la battaglia sanitaria in corso altrimenti non ci potra' essere una ripartenza di natura economica sul terreno dello sviluppo", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza a RaiNews24. "Tutte le energie dello Stato e delle Regioni, di ogni singolo cittadino, devono essere rivolte a vincere questa battaglia sanitaria".

CORONAVIRUS: SPERANZA, 'BATTAGLIA ANCORA NEL SUO PIENO'

Quella contro il coronavirus "è una battaglia che è ancora nel suo pieno", che continua ed "è durissima". In questa fase "non ci può essere nessun elemento di sottovalutazione, ma va affrontato ogni passaggio con il massimo del rigore e il massimo della serietà". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto SPERANZA, intervistato da RaiNews24. "C'è un fatto ormai riscontrabile - ha spiegato - è cioè che l'R0, l'indice del contagio, che nel mese di febbraio-primi di marzo era molto alto (in alcuni casi nel nostro territorio ha sfiorato il 3, nel senso che ogni persona contagiata ne contagiava altre 3), con l'applicazione delle misure che noi abbiamo disposto in maniera molto rigorosa a partire dal 10 marzo ha iniziato la sua discesa e ora è notevolmente più basso. Questo ha avuto un effetto in termini di accessi alle terapie intensive e di accesso di pazienti con sintomi gravi nei nostri ospedali. C'è stato un elemento di alleggerimento, ma questo è solo un primissimo segnale". La battaglia va avanti e non bisogna abbassare la guardia, è il monito del ministro.

CORONAVIRUS: SPERANZA, 'ATTEGGIAMENTI SBAGLIATI COMPROMETTONO SACRIFICI'

"La stragrande maggioranza degli italiani ha rispettato le norme" restrittive contro i contagi da Covid-19 "e i risultati sono visibili". Ma "chi non rispetta le regole mette a rischio la sua vita e quella degli altri, in modo particolare quella dei più fragili". Adottare "atteggiamenti sbagliati, o immaginare che questa battaglia sia già vinta, come forse in maniera impropria qualcuno pensa, rischia di compromettere i tanti sacrifici fatti finora". Questo il monito del ministro della Salute, Roberto SPERANZA, intervistato da RaiNews24. Dopo le immagini che mostrano in alcune città italiane assembramenti di persone non a distanza di sicurezza, "voglio ribadirlo con tutta l'energia che ho", ha affermato SPERANZA: "Noi abbiamo fatto un pezzo di strada importante; le misure" adottate "hanno dato ossigeno ai nostri ospedali, hanno abbassato la pressione in modo particolare sulle nostre terapie intensive. Ma la battaglia è ancora in corso ed è durissima - ha ripetuto - Ricominciare ad avere atteggiamenti non in linea con le misure vigenti rischia di compromettere quando di buono abbiamo fatto finora". "E' chiaro che dobbiamo programmare il domani e lavorare perché il domani arrivi il più presto possibile", ha riconosciuto il ministro, "ma oggi la situazione è ancora molto, molto seria" ed è vietato "sbagliare i tempi". SPERANZA ha ricordato che "la metà dei cittadini del mondo vive il nostro stesso disagio e le nostre stesse restrizioni". E ha portato l'esempio di Hong Kong, che aveva pensato di poter allentare le misure restrittive e "dopo pochissimi giorni ha dovuto di nuovo richiudere". Il titolare della Sanità italiana richiama istituzioni e cittadini a un'alleanza: "Non bastano i decreti - ha avvertito - Questa partita non si vince con un'ordinanza, con un Dpcm, con un atto di un presidente di Giunta regionale, del ministro della Salute o del presidente del Consiglio. Questa battaglia si vince solo ed esclusivamente con il contributo di ciascun cittadino. La vera arma in più è quella".

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