Di Pasquale Della Torca
Caro Direttore,
Ma cosa se fa un senatore a vita di un partito politico?
22/11/2012, fonte la Repubblica.it: "Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ricorda ai partiti che il premier Mario Monti, in quanto senatore a vita, non è candidabile. Dopo le elezioni, semmai, i partiti potranno coinvolgerlo in esperienze di governo, ma in vista del voto Monti non può essere candidato da nessuno. No quindi a quanti lo tirano per la giacca per un suo impegno diretto con forze politiche vecchie o nuove; sì a un futuro ruolo istituzionale dell'attuale premier". 22/11/2012, fonte Il Messaggero.it: "Il presidente da Parigi: "E' già senatore a vita. Una sua lista non avrebbe senso"". Costituzionalmente e la prassi delle Camere sono poco chiare sui senatoria vita che si presentano alle elezioni. In realtà la questione della Lista Civica con Monti entra nella casistica di quelle cose fatte insinuandosi tra il detto e non detto, statuito e non statuito dalle norme. Resta la domanda: "Cosa se ne fa Monti di un partito politico, o lista civica che si dica? La sua campagna elettorale è "ossessiva" come quelle dei leaders politici di lungo corso. La sua offerta politica è limitata dalla nebulosità e fortemente azzoppata dalla completa incoerenza con le sua azioni di governo. Monti fa promesse con il più consumato Berlusconi e cerca di entrare nell'immaginario civico forzando la serratura, come forse gli è stato consigliato dai consulenti americani. E perché consulenti americani e non italiani? Il suo governo non ha forse battuto sul merito e sul rilancio dell'Italia, dei giovani e via cantando? E allora perchè essere così incoerenti e per il marketing elettorale rivolgersi a consulenti americani? Qual'è dunque la sua opinione sui professionisti italiani?
Come al solito i comici sono bocca della verità, e così Crozza ironizza: "Nella lista Scelta Civica di Mario Monti "Il più povero possiede la Kamchatka, ma non quella del Risiko, quella vera in Asia". Maurizio Crozza ironizza sulla composizione della lista del premier uscente Mario Monti. Il comico nella sua trasmissione "Crozza delle meraviglie" elenca i rappresentanti della società civile che fanno parte della lista Monti. "Per risolvere i problemi dell'Italia basterebbe mettere una patrimoniale solo a loro". Torniamo, dunque, sempre alla stessa domanda: "Cosa se fa un sentore a vita di un partito politico?", soprattutto se questo senatore è diventato tale in fretta e furia per fare il presidente del consiglio del governo dei tecnici al posto del presidente del governo politico, Berlusconi.
Intanto Monti fa la stessa trafila mediatica di Berlusconi e promette agli italiani meno tasse, meno imu, meno tasse, meno tasse...e di altro non parla, non fa trapelare nulla, non parla del disagio sociale delle famiglie, non dissolve l'ombra sinistra che aleggia sul welfare, non dice come creare occupazione disfacendo ciò che il suo governo ha disincentivato e gravato di nuovi costi, non dipana la matassa della crescita, non piccona il sistema che garantisce ai politici una vita da nababbi, rispetto alla vita grama di gran parte degli italiani, che egli stesso ha pesantemente contribuito ad accentuare. "Cosa se ne fa Monti di un partito politico, o lista civica che si dica? Egli oggi in campagna elettorale sembra recitare il famoso verso di cecco Angiolieri: "S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo". Bah.
(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Il professor Monti, che ora punta il dito contro di noi (PD, n.d.r.), ha preso quello che fino all'ultimo ha sostenuto la vecchia gestione di Mps e ha contribuito a rovesciare il sindaco di Mps, e lo ha messo nella sua lista elettorale. E si mette pure a farci la morale''. Lo ha sottolineato Massimo D'Alema riferendosi a Alfredo Monaci, ex amministratore dell'istituto senese, candidato nella Lista Monti in Toscana alla Camera. Ma "Cosa se ne fa Monti di un partito politico?".