Berlusconi/ L'onorevole di Sel, vendoliano, contro il voto palese

Marisa Nicchi, onorevole di Sel, vendoliana, contro il voto palese sulla decadenza di Berlusconi.
La decisione della Giunta per le elezioni del Senato di rendere palese il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi merita qualche considerazione. Sia chiaro subito, non è in gioco la valutazione della vicenda giudiziaria di Berlusconi su cui c'è una sentenza definitiva netta. Nè sulla sua decadenza in quanto la legge Severino stabilisce con chiarezza la non compatibilità tra la condanna subita e la permanenza al Senato.
C'è in ballo il valore della riservatezza del voto che, nelle circostanze che riguardano le persone, è garanzia della libertà dei parlamentari da ogni condizionamento, pressione, comando.
Una garanzia che non può essere discrezionale a seconda dei politici che sono coinvolti.
Stabilire con cavilli un trattamento straordinario per decidere sulla decadenza di Berlusconi non mi pare saggio.
La rinuncia al voto segreto non ha nulla a che vedere con la trasparenza, rischia di legittimare una volontà di inquadramento dall'alto come Beppe Grillo ben esprime quando attacca il principio costituzionale dell'esercizio del ruolo dei/lle parlamentari "senza vincolo di mandato".
Il discorso può avere diverse implicazioni.
A chi rispondono i senatori del MCS che hanno votato per l'eliminazione del reato di clandestinità? Rispondono ai cittadini/e che li hanno eletti e che potranno confermare o ritrarre il loro voto in libere elezioni o al "capo" che pensa e calcola, cinicamente, per tutti?
Una pretesa di comando a cui si è accodato il PD per paura delle proprie e altrui imboscate, quelle che più volte hanno interferito sulla vita istituzionale.
Posizione condivisa anche da altri partiti come Sinistra ecologia e libertà e Lista civica.
Tralascio le ragioni più squisitamente di manovra politica:stura al vittimismo berlusconiano, incoerenza dei provvedimenti "contra personam," dinamica falchi/colombe del PDL, rapporto tra il piano del governo e quello della sentenza …sottolineo solo il valore del principio, il resto è noia.