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Politica
Pnrr, fiducia alla Camera al decreto Pa. Corte dei Conti, controlli stop

Pnrr, il testo del decreto Pa passerà poi al Senato. Critiche da Pd e 5S 

 

Via libera dell'Aula della Camera con 203 sì, 134 no e 3 astenuti al disegno di legge di conversione del decreto sulla pubblica amministrazione. Il voto finale sul provvedimento dovrebbe tenersi domani, il testo passerà quindi al Senato. Dovrà essere convertito in legge entro il 21 giugno.

 

 

Immediata la reazione contraria delle opposizioni. La vicepresidente vicaria del Gruppo Pd alla Camera Simona Bonafè ha dichiarato:  "Quello sulla Pa è un decreto inutile e dannoso. Inutile perché non risolve i problemi di mancanza di organico, di precariato e di adeguamento degli stipendi all’inflazione nella pubblica amministrazione; dannoso perché impedisce alla Corte dei Conti di vigilare sulla corretta attuazione del Pnrr. La destra continua a governare a colpi di decreto - mai urgenti, non omogenei ed uno alla settimana nei primi 8 mesi - esautorando il Parlamento e ignorando le continue raccomandazioni del Capo dello Stato”.

“Nel decreto ci sono soltanto norme spot e nessun investimento per valorizzare la professionalità dei dipendenti pubblici ed elevare la qualità dei servizi essenziali alla persona, come scuola, sanità e pubblica sicurezza. Ci sono al contrario norme che non riguardano la Pa ma che compromettono l’esecuzione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: uno strumento che rappresenta oggi la maggiore opportunità per rilanciare il paese dopo la pandemia, la guerra, il caro energia e l’inflazione”, ha concluso Simona Bonafè.

Metre il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli, ha sottolineato che "le opposizioni non perdono il vizio di provare a terrorizzare i cittadini sui danni che questo governo sarebbe sul punto di fare. Lo hanno fatto all’indomani delle elezioni dicendo che l’Europa ci avrebbe voltato le spalle, il Pil sarebbe crollato e lo spread salito alle stelle e lo stanno facendo oggi parlando del decreto Pa come di una legge che mette il bavaglio alla Corte dei Conti. La realtà dei fatti però è un’altra. Sul fronte economico in questi primi mesi di governo Pil e occupazione sono cresciuti oltre le previsioni mentre lo spread è sceso al di sotto dei livelli raggiunti con il governo Draghi e l'Europa ci tratta finalmente come un interlocutore alla pari. Sul fronte del decreto Pa, invece, la prima risposta l’ha già data il presidente della Corte dei Conti negando che si tratti di una legge bavaglio. Una risposta ulteriore la daremo noi, come sempre con i fatti, trasformando la Pa in una macchina più efficiente, attrattiva ed amica dei cittadini". 

A sua volta, la deputata della Lega Tiziana Nisini, esprimendo voto favorevole del gruppo alla fiducia sul decreto legge Pa in discussione a Montecitorio ha affermato: "Oggi le opposizioni gridano allo scandalo, ma la norma sulla Corte dei Conti è stata voluta da Draghi e Conte. In quei Governi, Pd e 5 Stelle erano presenti. La coerenza parla e ci dice che le loro critiche sono deboli, strumentali e fanno male al Paese. Bene, dunque, la strada indicata da questo Governo. L’Italia ha bisogno di una riforma dei controlli: se ne fanno troppi e molti sono inefficaci. Questo non lo diciamo noi ma Sabino Cassese, presidente emerito della Corte Costituzionale". 

 

"Con questo provvedimento, inoltre, la Lega dimostra grande attenzione nei confronti delle giovani generazioni, degli Enti locali e delle Forze dell’Ordine, per le quali sono previsti concorsi e assunzioni straordinarie. La nostra priorità è mettere al centro il capitale umano, sostenendo i dipendenti pubblici in una fase post pandemica che ha cambiato il mondo del lavoro, rafforzare l’attività della Pubblica amministrazione, mettendo anche in campo personale dedicato al Pnrr, per il raggiungimento degli obiettivi”, ha concluso. 

 

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