Mancano poche ora per terminare le liste per le prossime elezioni e nel Pd è ormai assalto alla diligenza. Dopo la 'salita in politica' di Massimo Mucchetti, i rumors parlano di una candidatura come
capolista in Lombardia del giornalista del Corriere della Sera Beppe Severgnini. Ma il diretto interessato, contattato da
Affari, smentisce tutto: "Non mi candido, faccio il giornalista". Viene così disinnescata una bomba che su Twitter rischiava di far saltare tutto. Enrico Mentana scrive: "Dopo Mucchetti pure Severgnini sale col Pd. Ripeto: rispetto ma dissento. Mi mancheranno i vostri articoli. Ma mancheranno molto più a voi". E Jacopo Tondelli lancia un appello: "No, Bersani, Severgnini in lista per favore no...". Mentre l'editore Michele Dalai: "La candidatura di Severgnini o anche di come accelerare l'inverno del nostro amore (addio PD, addio)".
Nei corridoi di largo del Nazareno si parla anche dell’inserimento nella quota renziana del responsabile Feste del Pd Lino Paganelli, del vicepresidente dell’Assemblea nazionale Ivan Scalfarotto e dell’ex portavoce di Francesco Rutelli, Michele Anzaldi.
Sempre per quel che riguarda il fronte che alle primarie per la premiership ha sostenuto la candidatura di Renzi, saranno in lista Paolo Gentiloni, Ermete Realacci e Giorgio Tonini, mentre Stefano Ceccanti e Umberto Ranieri vengono dati per candidati certi della lista Monti.