Sondaggi elezioni, è fatta. Il Centrodestra ha vinto. Ecco i numeri
Le simulazioni sui seggi parlano chiaro. Eccole
Calenda sì, Calenda no. Per il Pd cambia poco, sconfitta
A cura di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista
Nel suo tentativo di costruire un “campo largo”, il segretario del Pd, Enrico Letta, ha dovuto subire l’improvviso cambiamento di decisione di Carlo Calenda, che nel giro di ventiquattr’ore ha prima detto sì, poi invece no, all’accordo col Pd, in funzione del fatto che nell’alleanza erano entrati anche Verdi e Sinistra Italiana. A oggi, dunque, qual è il bilancio per Letta?
A trovare la risposta ci aiutano alcune simulazioni fatte, a livello di collegi uninominali, da alcuni istituti e in particolare da YouTrend. In sintesi, sulla base di queste simulazioni possiamo affermare che, senza Azione e +Europa, il Pd rischia fortemente di perdere sedici seggi negli uninominali. Ma, al tempo stesso, senza Verdi e Sinistra Italiana il Pd perderebbe 14 collegi.
Pertanto, a oggi, il Pd ha la ragionevole probabilità, per via dell’accordo con Bonelli e Fratoianni, di guadagnare 14 seggi in più, perdendone però un certo numero a causa dell’uscita di Calenda (non tutti i 16 in ballo, se +Europa resterà fedele al patto col Pd). Possiamo quindi, con un notevole beneficio di inventario, ipotizzare che il saldo algebrico finale ossa essere questo: +14 collegi (con Verdi e SI) -16 collegi (senza Calenda e +Europa) +6 collegi (recuperati se tiene l’accordo con +Europa), uguale a +4 collegi marginali a oggi.
Un saldo netto ancora decisamente insufficiente per poter dichiarare che la partita, col centro-destra, si è veramente riaperta.
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