Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Direttore Fede, lei che conosce Silvio Berlusconi da una vita, di che umore è?
"Conosco Berlusconi come pochi, abbiamo una amicizia che va avanti da 25 anni. L'ho visto molto carico, determinato. Erano giorni che meditava di parlare all'opinione pubblica per spiegare le sue ragioni, cosa che poi ha fatto con l'ultimo videomessaggio. E' però molto preoccupato, soprattutto per la sua libertà personale. A tormentarlo poi sono gli altri processi che stanno per arrivare, come il caso Ruby e il caso De Gregorio".
Le ha confidato come pensa che finiranno questi procedimenti?
"Sì, lo ha fatto. Ma non posso rivelare nulla. Quello che posso dire è che mi ha detto che non finirà come Craxi. Non diventerà mai un latitante".
In questi giorni il Cavaliere dovrà decidere se scontare la sua pena ai servizi sociali oppure agli arresti domiciliari, ne avete parlato?
"Si, ne abbiamo parlato a lungo e lui non esclude i servizi sociali. Non mi piace però questo continuo tirarlo per la giacchetta, con Don Mazzi che gli chiede di andare da lui per raccogliere i pomodori, invece che andare con Don Gelmini. E' una situazione squallida".
In quale associazione gli piacerebbe scontare la pena di un anno decisa dalla Corte di Cassazione?
"Una ipotesi sul tappeto è quella di andare in una casa di riposo. Come tutti sanno lui era molto legato alla madre Rosa che faceva spesso visita nelle case di riposo della provincia di Milano".
Nel Pdl si sta parlando molto della nuova Forza Italia e del ruolo che avranno i leader del Pdl, come Alfano. Al di là delle dichiarazioni ufficiali che cosa pensa il Cavaliere del segretario?
"Berlusconi non può che considerarsi il capo assoluto di Forza Italia. Lui è Forza Italia. Chiunque sia l'alternativa non abdicherà mai, Fi è una sua creatura e la gente non capirebbe se fosse guidata per mano da un altro. Io ho aperto un blog per parlare con gli italiani di questioni politiche e in un mese ho raccolto 16mila adesioni. Ne farò un movimento di supporto politico".
Tutti parlano di Marina Berlusconi come della possibile delfina del Cav. Lei ha smentito, ma potrebbe scendere in campo per raccogliere il testimone del padre?
"Marina è una persona straordinaria, eccezionale. E' una donna con grande grinta, ma dato che la conosco, so che quando ha detto che non avrebbe mai accettato una investitura era sincera. Il suo è un no secco, non ci sono spiragli. Certo lei è quella che può interpretare il volere del padre, sarebbe la persona giusta, ma deve guidare una azienda maltrattata come la Mondadori".
Lei è stato direttore del Tg4 per anni e conosce molto bene Mediaset. Teme che, dopo la condanna al risarcimento milionario, De Benedetti possa scalare l'azienda?
"Mi auguro che siano ipotesi infondate. Certamente l'azienda rischia e sarebbe un grave e inaccettabile delitto che qualcuno possa scalarla. Mediaset è nata e cresciuta grazie al sacrificio di una intera famiglia e di Berlusconi".
Secondo lei il governo Letta regge oppure presto dovremo prepararci per andare a votare?
"Il governo Letta non regge. Ma a restare con il cerino in mano saranno Renzi e compagni. Ho sentito pareri autorevoli del mondo politico che dicono che si voterà a febbraio. La situazione si è complicata con il protagonismo di Renzi, che è una persona intelligentissima e simpaticissima, ma che ha finito col pestare i piedi a troppe persone che lui pensava di rottamare. Il Pd è in fibrillazione, ma sono certo che non sarà Berlusconi a far cadere al governo Letta. Non lo farà, me l'ha sempre detto. Ma a questo punto c'è chi gli toglie le castagne dal fuoco: il Pd".
Lei ha mai conosciuto Matteo Renzi?
"Dopo che è stato ad Arcore molti giornali hanno scritto di una possibile complicità politica con Berlusconi. Lui aveva paura che queste voci fossero confermate da un incontro con me e quindi si è sempre rifiutato di farsi intervistare".