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Fase 2, pronti i sindaci del Salento: "Ma la Regione faccia la sua parte"

Coronavirus-Fase 2, i sindaci del Salento sono pronti: "Ma la Regione faccia la sua parte"

I sindaci salentini si dicono pronti alla fase due, dando seguito all'auspicio del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di ripartire dal turismo, settore vitale dell'economia pugliese, ma chiedono strumenti per poter incidere sulla Fase 2.  

 "Il governo e la Regione devono starci accanto e sostenere i nostri sforzi nel difficile compito che ci aspetta e deve farlo dandoci le risorse necessarie" dice all'AGI il sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva. E aggiunge: "Penso alla necessità di ridurre al minimo la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, ma anche ad un'imposta di soggiorno più bassa in modo da incentivare l'arrivo dei turisti per la prossima estate. Molti imprenditori non intendono riaprire perché scoraggiati, ma è necessario dare un segnale di presenza. Se i turisti vogliono venire sulle nostre spiagge devono sapere che ci sono i servizi. Questo è molto importante. Così come è importante che tutti comprendano che la prossima sarà una stagione di sacrificio nella quale si dovrà puntare a non rimetterci. Dobbiamo anche dare seguito agli impegni sulla burocrazia zero con fatti concreti, eliminando passaggi dalle procedure burocratiche. Penso alle conferenze di servizi, penso alle autorizzazioni". 

Nel Salento, come nel resto della Puglia, vi è preoccupazione tra gli imprenditori turistici a causa della cancellazione delle prenotazioni per la prossima stagione estiva. Con i mesi di aprile e maggio ormai compromessi per via dei divieti anti contagio, si spera di ripartire a giugno, sia pure con le prescrizioni per il distanziamento sociale che saranno introdotte. In mancanza di indicazioni su questo punto, i gestori dei lidi stanno sperimentando possibili soluzioni aumentando gli spazi tra gli ombrelloni. I primi test sono in corso a Porto Cesareo ad opera della Cna Balneatori Salento.    "L'assunto da cui parte Emiliano è ottimo, anzi per noi, nel Salento, è un obbligo ripartire dal turismo - sostiene il sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi - perché è su questo settore che abbiamo puntato quasi esclusivamente dopo che la crisi economica ha falcidiato gli altri comparti. Tuttavia, la burocrazia zero, che potrebbe aiutarci a ripartire, occorre metterla in pratica a cominciare dalla stessa regione che dovrebbe dirci quali procedure snellire tra quelle su cui ha competenza diretta. Non si può predicare la burocrazia zero e poi consentire agli uffici regionali di aumentare il carico di incombenze per poter definire una pratica demaniale". 

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