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Politica
FdI: "Speranza fugge sul piano pandemico. E spieghi anche il caos mascherine"
(fonte Lapresse)

Come valuta la linea della totale prudenza sulle riaperture da parte del ministro della Salute Roberto Speranza? Facendo così sta danneggiando gli italiani e la nostra economia?
Io non parlerei di prudenza ma di incompetenza del ministro. I mezzi pubblici delle grandi città sono pieni ma i ristoranti sono chiusi, vediamo assembramenti nei centri commerciali ma le palestre sono ferme: non è più accettabile che le regole cambino a seconda delle situazioni o dei luoghi. È un controsenso non far lavorare tutte quelle attività che garantiscono il distanziamento. Gli italiani sono esasperati nel vedere strategie che non seguono alcuna logica. La nostra economia rischia il tracollo.

 

Il premier Mario Draghi ha affermato recentemente di avere piena fiducia nel ministro Speranza. Quindi il capo del governo condivide questa linea di assoluta prudenza?
La scelta di Draghi di confermare Speranza al ministero della Salute è in totale continuità con il governo Conte. Aver sostituito Arcuri non può bastare a fronteggiare questa crisi sanitaria se il ministro è lo stesso che ha portato l’Italia, nonostante lockdown e chiusure, ad essere tra le Nazioni con il maggior numero di decessi in rapporto alla popolazione. Siamo in ritardo su tutto e la responsabilità è anche di Speranza, che tra la prima e la seconda ondata ha preferito scrivere un libro piuttosto che concentrarsi sulle azioni per prevenire ulteriori contagi. Durante le consultazioni avevamo consegnato al presidente del Consiglio un dossier con tutti gli errori nella gestione della pandemia sottolineando tutte le nostre perplessità sul ministro della Salute. È incomprensibile che uno dei principali responsabili di questo disastro sia ancora al suo posto.

 

La Lega aveva fatto una durissima battaglia contro il ministro Speranza all'epoca del secondo governo Conte. Ora la Lega è in chiaro imbarazzo, come vede questa situazione dei vostri alleati del Centrodestra?
Rispettiamo la scelta degli altri partiti di centrodestra ma non la condividiamo. Non si può stare al governo assieme a chi ha messo in ginocchio la Nazione. Rimane da parte nostra la volontà di collaborare, seppur da parti contrapposte, nell’interesse dell’Italia e con questo spirito, ieri nelle Marche, io e il presidente Acquaroli abbiamo incontrato il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini. A lei abbiamo consegnato le nostre proposte sulle riaperture e la ripartenza post-Covid.

 

Ranieri Guerra è indagato a Bergamo sul piano pandemico non aggiornato. Il ministro Speranza dovrebbe dare una spiegazione su questa vicenda? Perché nessun giornalista, nonostante le tante interviste in tv come l'ultima da Fabio Fazio, gli ha fatto questa domanda?
Ai magistrati il ministro Speranza ha dichiarato che il piano del 2006 riguardava l’influenza e quindi non era applicabile al Covid. Una risposta elusiva, che non può giustificare in alcun modo il ritardo italiano nella sorveglianza e nella preparazione degli ospedali in caso di pandemia. Grazie a Fratelli d’Italia e al lavoro del deputato Bignami si è scoperto che non avevamo un piano pandemico. Abbiamo posto domande precise al ministro che però continua tuttora a fuggire dalle sue responsabilità. Un ministro della Repubblica non può mentire e ha il dovere di spiegare. Sempre.

 

Sull'inchiesta delle mascherine nella quale è indagato l'ex commissario all'emergenza Domenico Arcuri, il ministro Speranza dovrebbe fornire qualche spiegazione?
Sì. Il minimo che ci si aspetti da un ministro della Repubblica italiana è che spieghi al Parlamento e ai cittadini cosa sta accadendo. La chiarezza e la trasparenza sono un dovere. Giovedì il ministro Speranza riferirà in Parlamento sulla questione dei vaccini, in cui la confusione è regnata sovrana e per la quale FdI ha denunciato l'incapacità della Ue a rispondere ad una pianificazione strategica. Chiederemo chiarimenti sul numero dei vaccini, su quando arriveranno e come. Ma chiederemo anche risposte forti e serie sulla vicenda legata ai documenti dell'Oms. C’è stato anche un ricorso al Tar per visionare dei documenti non trasmessi anche ai parlamentari. Se il ministro avesse mentito su questo non può rimanere nel ruolo che ha attualmente.

 

I ritardi del piano vaccinale e il caos tra le Regioni che si muovono spesso in ordine sparso sono anche responsabilità del ministro Speranza?
La mancanza di vaccini, la lentezza nella somministrazione delle dosi ad over 80 e categorie fragili e il tardivo coinvolgimento dei farmacisti, dimostra che l’Italia arriva in ritardo su tutto. La responsabilità di questo è del ministro Speranza che si è dimostrato incapace di occuparsi in maniera seria e attenta della campagna vaccinale. Il dipartimento Sanità di FDI, guidato da Marcello Gemmato, aveva preparato un suo piano vaccinale ma siamo rimasti inascoltati.

 

In definitiva, Fratelli d'Italia chiede le dimissioni del ministro Speranza? State valutando una mozione di sfiducia individuale?
Gli errori commessi da Speranza, per incapacità e inadeguatezza, avremmo sperato che evitassero la sua riconferma al ministero della Salute perché i dati, sia sanitari sia economici, dimostrano che le azioni messe in campo erano e sono totalmente inefficaci. Le dimissioni sarebbero un atto dovuto, un’assunzione di responsabilità che dovrebbe derivare da un sussulto di dignità. Speranza ha fatto tanti errori ma quello che non sarebbe in alcun modo sostenibile è aver mentito agli italiani.

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