Tavolo delle riforme a rischio. Ecco perché Forza Italia è furiosa
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Renzi doveva scegliere: Alfano o Berlusconi. Ha scelto Alfano. Per convincere il leader del Nuovo Centrodestra ha chiudere velocemente l'accordo per la formazione del nuovo esecutivo, il segretario del Partito Democratico ha promesso e concesso una riscrittura dell’emendamento Lauricella che garantisce ai centristi che la legislatura non si interromperà bruscamente dopo l’approvazione della nuova legge elettorale perché quest’ultima verrà comunque collegata con la riforma del Senato. Per Alfano era il punto dirimente, più ancora della sua riconferma al Viminale. Proprio perché il timore dell'ex delfino di Silvio era quello che Renzi, approvato l'Italicum, decidesse di rompere tutto e andare al voto per poter tentare di governare con una maggioranza solida e non di coalizione.
Peccato che gli accordi con Berlusconi e Verdini - come spiega ad Affaritaliani.it un esponente di spicco di Forza Italia - fossero altri, ovvero che l'emendamento Lauricella si trasformasse in ordine del giorno e non fosse vincolante. Il Cavaliere, insomma, avrebbe voluto avere sempre aperta la porta delle elezioni anticipate senza dover necessariamente attendere le riforme costituzionali e il loro lunghissimo iter. E quindi? Che succede ora? Forza Italia valuterà, ma la prima impressione non è certo positiva. Il sentiment non è positivo e il timore è che Renzi non abbia rispettato i patti siglati al Nazareno nell'incontro con l'ex premier. Di fatto, a questo punto, sono a rischio le riforme bipartisan tra il Pd e Forza Italia. Ma forse il premier non aveva altra scelta. Anche perché quando ha siglato l'intesa con il Cav non sapeva che sarebbe andato a Palazzo Chigi e che quindi avrebbe dovuto concedere qualcosa ad Alfano...