Il presidente cinese, Xi Jinping, e il primo ministro indiano, Narendra Modi, cercheranno di mettere da parte i fattori di irritazione e le divergenze reciproche nel secondo summit informale a Chennai, nel sud dell'India, dopo il primo vertice in questo formato a Wuhan, nella Cina interna, ad aprile 2018. Modi e Xi avranno colloqui sia venerdi' che sabato allo Shore Temple di Mamallapuram, a sud di Chennai, prima della ripartenza del presidente cinese per il Nepal, seconda tappa del suo viaggio all'estero.
Xi Jinping e Modi, vertice a Mamallapuram in un momento di tensione tra Cina e India
L'incontro, confermato solo mercoledi' simultaneamente da Pechino e New Delhi, giunge con una tempistica non propriamente felice per le relazioni tra Pechino e New Delhi, ed e' stato preceduto da disguidi diplomatici. La Cina vede con sospetto le esercitazioni militari indiane nello Stato dell'Arunachal Pradesh, di cui rivendica una parte, e New Delhi non ha gradito il divieto imposto all'ambasciata indiana a Pechino di tenere le celebrazioni per l'anniversario della nascita di Gandhi in un parco pubblico della capitale, il 2 ottobre. Il governo cinese ha poi precisato che il divieto era dovuto a "ragioni tecniche" riguardanti la parata militare tenutasi nel centro di Pechino il giorno prima, per celebrare i settanta anni dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese. A pesare sul vertice c'e' anche la diffidenza indiana verso l'iniziativa Belt and Road lanciata da Xi per lo sviluppo infrastrutturale tra Asia, Europa e Africa, e che ha uno dei suoi punti focali nel Corridoio Economico Cina-Pakistan, caro al presidente cinese.
Sul tavolo anche anti terrorismo e commercio
Punti di incontro, invece, Cina e India potrebbero trovarli sui temi del contrasto al terrorismo e del commercio, citati da fonti governative indiane alla Press Trust of India tra i temi in discussione. Xi non arrivera' a Chennai a mani vuote, anche se il dono che portera' a Modi non e' stato svelato: la sorpresa "incarnera' l'amicizia tra Xi e i leader di India e Nepal", assicura l'Hindustan Times citando il ministero degli Esteri di Pechino. Quello che appare chiaro, invece, e' la volonta' dell'India di lasciare da parte la questione del Kashmir, amministrato in due zone separate da India e Pakistan, ma rivendicato per intero da entrambi.
Il nodo del Kashmir nei rapporti tra Cina e India
Pechino non ha fatto mistero di non avere gradito la revoca dell'articolo 370 della Costituzione indiano che conferiva uno status speciale al Jammu e Kashmir, ora sotto il diretto controllo del governo di New Delhi: Xi, citato dall'agenzia Xinhua, ha assicurato al primo ministro pakistano Imran Khan, in visita a Pechino nelle scorse ore, il proprio appoggio "nella salvaguardia dei diritti legittimi" del Pakistan, aggiungendo, pero', la richiesta di una risoluzione pacifica della disputa con New Delhi. Alla vigilia dell'incontro, gli osservatori ritengono che, nonostante l'opposizione di Pechino alla mossa indiana dell'agosto scorso, il tema non fara' incrinare il rapporto tra Xi e Modi: altri fronti preoccupano il presidente cinese, a cominciare dalle proteste anti-governative di Hong Kong e dalla disputa tariffaria con gli Stati Uniti, che potrebbe prendere una svolta proprio nelle stesse ore del summit informale con il primo ministro indiano.
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