Gli autosospesi del Pd: "Vogliamo dignità politica"
Un riconoscimento della dignita' politica e personale di chi non ha voluto in alcun modo sabotare il partito e il percorso delle riforme. E' quello che i 14 senatori che si sono autosospesi andranno a rappresentare, fra pochi minuti al capogruppo Luigi Zanda. E' quanto si apprende in ambienti vicini al Pd. Non solo, rivendicheranno la sacralita' dell'articolo 67 della Costituzione che rende liberi dal vincolo di mandato i parlamentari.
Che l'articolo 67 sia sacro l'avrebbe gia' mandato a dire lo steso capogruppo Zanda attraverso Vannino Chiti agli stessi senatori. Ma non ci sarebbe alcuna intenzione di recedere dalla decisione di sostituire i componenti della commissione Affari costituzionali. Ci hanno definito Ghino di Tacco e sabotatori, sottolineano alcuni, secondo quanto riferito, e questa e' un'offesa. Mentre c'e' chi osserva: se l'articolo 67 della Costituzione e' sacro lo dev'essere in qualunque circostanza, durante i lavori parlamentari. Altrimenti si tratta di una contraddizione.
Prima di incontrare il capogruppo dei democratici a palazzo Madama, per un colloquio previsto prima alle 15 di oggi e poi slittato alle 16, i 14 senatori hanno fatto il punto in una riunione. Quindi e' stato Vannino Chiti il primo ad incontrare Zanda. A lui si sono uniti gli altri 13 senatori.