Governo, Bonaccini: "Io segretario del Pd? Parlarne ora è da marziani”

Governo, Bonaccini: "Sui vaccini noi siamo pronti" 

"Tutto ciò che deve accadere deve andare di pari passo con il governo. Noi ci teniamo comunque pronti, con le orecchie ben attente. Stiamo parlando di vaccini che possono salvare numerose vite e proteggere i nostri cittadini, quindi ogni regola va rispettata”- così il presidente della regione Emilia- Romagna a Mattino 24 su Radio 24, Stefano Bonaccini, interviene sull’opportunità da parte delle regioni di acquistare le dosi vaccinali contro il Covid-19 in maniera autonoma– aggiungendo–“dobbiamo garantire difesa e garanzia della sanità pubblica a tutti, sia poveri che ricchi. Non si tratta in questo caso di una questione morale, di essere pro o contro, ma di tempistiche. Noi ci teniamo pronti e intanto continuiamo a costruzione relazioni con il governo”. 

Sul piano vaccinale, Bonaccini dichiara: “Sicuramente ha bisogno di avere più dosi possibili. Ci auguriamo che l’Europa sia in grado, da ora in poi, di pretendere dalle aziende fornitrici nessun tipo di ritardo” – facendo notare– “noi siamo una regione che sarebbe in grado di fare da subito un milione e 300mila vaccinazioni al mese. La mia regione conta 4milioni di abitanti, togliendo i più piccoli e qualche no vax, in pochi mesi tutti sarebbero vaccinati. Ma qui il tema qui è che ci sono dei protocolli europei e delle regole, che vanno rispettate. Speriamo solo che questi vaccini arrivino il prima possibile”. 

Governo, Bonaccini: "Blocchi ancora necessari, varianti pericolose"

Sul tema della conferma del blocco degli spostamenti tra regioni, il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini afferma: “Le varianti stanno circolando velocemente anche in Italia e sono molte pericolose, serve quindi ancora molta prudenza. Fino al 5 marzo la situazione è meglio che rimanga così– sottolineando– “il quado cambia velocemente, bisogna affrontare la situazione in maniera seria, con la speranza che il governo nasca il prima possibile”. 

Prolungare il blocco degli spostamenti, esprimere preoccupazione e chiedere l’apertura nelle prossime settimane di piscine e palestre, secondo Bonaccini “non è incoerenza”, ma si tratta di un “lavoro tecnico”. È stato chiesto di inserire–sottolinea– una lista delle concessioni, sulla base delle consultazioni del Cts (come nella prima fase), per poter dare respiro alle attività”. 

Sulla relazione Stato- regioni, spesso contraddistinta da due tendenze di massima: il governo per le restrizioni, le regioni più di “manica larga”, il presidente Bonaccini, afferma: “In poco tempo anche noi abbiamo “stretto le maglie” di fronte all’emergenza. Io sono per la politica dei fatti, non delle parole. Non è facile il ruolo del governo, come quello dei presidenti di regioni. Ma tra di noi c’è sempre stata leale collaborazione”. 

Governo, Bonaccini: "Io segretario del Pd? Non mi sto occupando di questo"

Infine, sull’eventuale possibilità di candidarsi a segretario del Partito Democratico, Stefano Bonaccini dichiara: “Io sto facendo il presidente della mia regione e della conferenza delle regioni autonome. Parlare di presidenze ora vuol dire essere dei marziani. Io non ho mai ricevuto tante lettere di cittadini disperati. Ora c’è la necessità di scrivere il Recovery Plan in modo da dare risposte all’Italia. Mi sto occupando di questo, non di fare il segretario del Pd".