No al Grande Centro
La difficoltà della politica del PD oggi sta proprio in questo si sono unite due culture diverse con storie diverse che non hanno, a nostro modo di vedere, prospettive convergenti nel futuro della politica italiana, anche per le diverse posizioni di collocazione che hanno nello schieramento politico Europeo, tra sostenitori del partito popolare europeo e dei socialisti europei
Di Domenico Cutrona, Segretario Movimento Popolare federalista Europeo
Il potere dell'oligarchia - - Parte terza, di Domenico Cutrona Il federalismo unisce - Parte seconda, di Domenico Cutrona Il federalismo unisce, non divide. Gli Usa insegnano - Parte prima, di Domenico Cutrona |
L'Italia di quel periodo è costituita da un crescita economica e imprenditoriale notevole che la fa diventare un paese industrializzato e tra i maggiori paesi industrializzati del mondo. Si afferma che lo sviluppo è stato possibile anche per l'aiuto diretto degli Stati Uniti d'America che ha consentito la crescita economica del nostro paese. Il punto centrale
![]() Domenico Cutrona |
Con la Segreteria Zaccagnini, dopo il referendum del divorzio, si intravede la possibilità che all'interno del partito potesse nascere un rinnovamento politico di uomini e idee, ma fu una pura illusione, perché tutti i centri di potere si spostarono sulle posizioni di Moro, e ne impedirono il reale rinnovamento. Come è noto con la morte di Moro per mano dei brigatisti, comincia il declino della D.C. sino alla sua implosione del 1992. La D.C. finisce di esistere con la morte di Moro, e dopo i fatti del 1992, di tangentopoli, non vi fu la possibilità di ricostruire il partito della Democrazia Cristiana. Vi fu un timido tentativo di Mario Segni, ma cadde nel vuoto. Nel frattempo era successo un fatto molto importante in Europa, la caduta del muro di Berlino, che segna la fine della guerra fredda tra Est ed Ovest, e la fine dei partiti comunisti dei paesi sotto l'influenza della Russia. Questo evento storico sconvolge tutti gli assetti territoriali, si apre una nuova frontiera economica, si avvia nel frattempo la Globalizzazione dei mercati finanziari, perdono di fatto il potere decisionale, gli Stati Nazionali.
Era più che evidente che i paesi che prima erano sotto l'influenza politica della Russia avessero chiesto di entrare all'interno dell'Unione Europea. Nasce quindi la possibilità di allargare l'Unione Europea con sbocchi di mercato maggiori per i paesi europei, e di maggiore crescita economica. La caduta del muro di Berlino apre nuovi scenari politici ed economici in Europa, si intraprende il cammino verso l'approvazione della Costituzione Europea. La caduta della Democrazia Cristiana, che vogliamo ricordare è avvenuta per implosione e non per mano giudiziaria, segna la fine di un'epoca storica-politica, senza precedenti infatti sono sorti nuovi elementi di novità politica. Nasce il partito di Forza-Italia, con Silvio Berlusconi Presidente, nasce dopo la svolta di Fiuggi AN in cui fini è sdoganato dal suo passato, ma resta ferma come elemento di confronto e scontro l'antitesi sinistra destra. Nei successivi anni nasce da due posizioni culturali diverse gli ex popolari della sinistra democristiana e gli ex comunisti il PD, con vocazioni riformiste, ma che ha difficoltà di attrazione dovute alla differente cultura politica tra le due componenti che formano il nuovo partito
La difficoltà della politica del PD oggi sta proprio in questo si sono unite due culture diverse con storie diverse che non hanno, a nostro modo di vedere, prospettive convergenti nel futuro della politica italiana, anche per le diverse posizioni di collocazione che hanno nello schieramento politico Europeo, tra sostenitori del partito popolare europeo e dei socialisti europei. In Italia, quindi, le difficoltà di collocazione politica in europa e la sua attuazione mettono in crisi alcune posizioni interne tra le varie forze politiche. Nasce anche come partito nazionale la Lega Nord che è fautrice della riforma dello stato in senso federalista.



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