"Hanno finito di bleffare, devono andare via tutti. Noi da 5 anni parliamo di programma, noi siamo il programma, gli altri dicono e non fanno. Sara' una guerra all'ultimo sangue". Cosi' Beppe Grillo in diretta streaming su 'La cosa' che seguira' il suo tour nelle citta' italiane da domani fino al 22 febbraio. Grillo ha colto l'occasione per tranquillizzare il suo 'popolo', riferendosi alla questione del simbolo 'clonato', "non ci ritiramo, in qualunque modo - ha garantito - noi ci siamo". "Diranno cose terribili su di me e sul Movimento 5 stelle - ha sottolineato Grillo - ma io non avro' nulla da dire per giustificarmi. Ci prenderemo tutte le nostre responsabilita'". A proposito delle decisioni del Viminale sui simboli elettorali, attese per domani, Grillo ha spiegato: "Domani avremo il responso intorno alle 16 e poi partiremo con il camper domani o mercoledi' mattina... tranquilli che ci siamo e non ci ritiramo, in qualunque modo - ha garantito - noi ci siamo. Se non prendiamo questo treno, non ne prendiamo piu'. Oggi siamo stati fermi (con il tour) - ha ricordato - per sentire il parere del Viminale, aspettiamo la conferma ufficiale: il nostro simbolo e' l'originale ed e' diventato il falso e il falso e' diventato l'originale? Questo e' il mondo. Ma dietro non c'e' un ragazzetto, dietro c'e' qualcos'altro e lo scopriremo". Grillo e' tornato a criticare le modalita' con cui si presentano i simboli elettorali al ministero: "Il problema e' l'impostazione - ha osservato - tre giorni accampati in fila al Viminale, e' pazzesco, e poi uno che arriva li', registra un simbolo qualunque... Siamo in mano a una tale burocrazia che non ci si raccapezza piu'. Serve semplicita', il resto sono sono balle per depistare".
M5S: VIDEO CONTRO 'FAVIA LAQUALUNQUE' ADDOMESTICATO DA CASTA Il Movimento 5 Stelle all'attacco, contro Giovanni Favia: sul web e' apparso un video ironico ma durissimo contro il consigliere regionale emiliano che ha deciso di candidarsi con Antonino Ingroia, pubblicato anche da Beppe Grillo sul suo profilo Twitter. 'Favialaqualunque', e' scritto sotto una finta locandina con un fotomontaggio in cui il Cetto di Antonio Albanese ha il volto dell'ormai ex esponente dell'M5S. Il minifilmato, un minuto circa, ripropone una vecchia intervista in cui Favia si scagliava contro Antonio Di Pietro che proponeva un'alleanza al movimento 5 Stelle. In tutti i movimenti "ci sono dei vigliacchi" che si fanno prendere dal potericchio che da alla testa, che cercano della visibilita' personale". Ma alla fine "questi si autoescludono perche' contano i fatti", aggiunge Favia. "Come no", e' il commento dell'autore del video che alla fine pubblica una finta foto segnaletica in cui Favia, di fronte e di profilo, tiene in mano cartelli con su scritto 'Addomesticato dalla casta' e 'Imposto dall'alto'. Su tutto un finto logo 'Rivoluzione civile. Ingoia'.