Grillo: "L'Italia è a testa in giù"
"Il Pil dell Italia ha registrato -0.2% nel secondo trimestre del 2013 contro -0.6% nel primo. E' bastato un rallentamento della decrescita per far suonare le fanfare della ripresa al governo Letta promettendo una uscita dalla crisi che e' invece lontana". Cosi' sul blog Beppe Grillo in un post intitolato 'L'Italia a testa in giu'. "Parlare di crescita in Italia risulta irrealistico - sostiene - ae allunghiamo l'orizzonte al 2015 il quadro si fa cupo perche' la variabile Fiscal Compact entra in gioco".
"Con il Fiscal Compact - osserva Grillo - l'Italia si impegna dal 2015 a ridurre il suo debito in eccesso del 60% del Pil di un ventesimo all'anno per i successivi venti anni. L'entita' dei numeri in questione e' colossale, tale da rendere inspiegabile l'assenza del tema Fiscal Compact dal dibattito politico attuale. Con una crescita futura pari a zero (e non negativa come ora) rispettare il Fiscal Compact significa manovre da 50-60 miliardi di euro di riduzione del debito e un avanzo primario di almeno il 4% per il prossimo ventennio, o una riduzione della spesa pubblica del 15% all'anno oppure a nulla di tutto cio' a patto che si cresca al 3.5% di PIL l'anno. Impossibile". "E' chiaro - conclude - perche' Letta punti a non oltre il 2015 nelle piu' rosee previsioni di vita del governo. Andare oltre tale data significa mettere sul tavolo temi ben piu' complessi di come cancellare l'IMU sulla prima casa per introdurre la Service Tax. E a questi temi che si dovrebbe guardare quando si parla di crescita italiana, Capitan Findus Letta, non al meno zero virgola estivo celebrato da tutti i media compiacenti".