"Ha senso stare in questa Europa? E' giunto il momento di decidere"
Il deputato M5S Giorgio Trizzino ad Affaritaliani.it
"Da tempo circola, sempre più diffusa, una percezione negativa sul senso e sugli effetti della permanenza dell’Italia nella Unione europea", afferma ad Affaritaliani.it il deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Trizzino parlando dello scontro in atto tra Paesi del Nord, Germania in testa, e Paesi del Mediterraneo sulla strategia per affrontare il coronavirus. "Se inizialmente i dubbi provenivano da campi definibili come ‘’sovranisti’’ - osserva Trizzino - oggi le perplessità crescono anche tra le fila degli euroentusiasti, quelli che ad ogni pie’ sospinto proclamavano a giustificazione di sacrifici e rinunce 'c’è lo chiede l’Europa'".
"Atteggiamento questo al confine tra ingenuità politica e senso di inferiorità, almeno nei casi in cui la cessione di quote di sovranità non era sottoposta ad alcun vaglio critico ma era il frutto di pregiudiziale abdicazione a qualunque difesa di posizioni utili al nostro Paese. In particolare, per troppo tempo si è nutrita una cieca fiducia nella correttezza dei meccanismi di redistribuzione di risorse tra gli Stati membri e di effettiva solidarietà verso quelli in difficoltà".
"Non si è compreso quanto dure ed inique fossero le misure prese nei confronti, se non ai danni, della Grecia, così come non si è compreso il senso del referendum britannico. Troppi politici italiani hanno coltivato il sogno impossibile di vedere una Merkel o uno Juncker davvero a noi vicini. Per troppo tempo - spiega il deputato M5S - abbiamo ignorato i danni che una politica di colpevole asservimento ai diktat di Bruxelles stava recando alla nostra economia e ai meno abbienti".
"Oggi il gioco è stato smascherato, anche grazie alla fermezza di Conte e alle neonate alleanze mediterranee. Forse è il momento di comprendere se e quanto l’Europa ci voglia e se e quanto noi vogliamo l’Europa in questo momento umanamente, economicamente, politicamente tragico. Si avvicina il tempo delle grandi decisioni. Lo dobbiamo ai nostri concittadini deceduti o sofferenti. Bene fa il nostro presidente del Consiglio a rialzare la testa. Speriamo che lo sappia fare con coraggio e autorevolezza il nostro europeista Gentiloni".
"Personalmente - conclude Trizzino - sono sempre stato un europeista convinto ma progressivamente sempre più critico. Oggi siamo al bivio e lo spartiacque è la risposta al coronavirus. Da come ogni popolo/nazione risponderà alle scelte epocali che dovremo assumere, capiremo cosa veramente vuole. E decideremo, per il bene del Paese, consapevoli che il tempo delle mediazioni e degli equilibri è finito".
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