Hamas nell'angolo e divisa. Ecco perché la tregua si allontana... L'analisi
Di Pietro Batacchi
Attivisti di Hamas
La giornata di mercoledì ha aperto qualche spiraglio all'orizzonte della crisi di Gaza. La tregua sembra adesso più vicina dopo che Hamas ha aperto alle proposte egiziane. In una conferenza stampa tenuta in serata al Cairo, l'esponente del movimento Salah al-Bardawil ha annunciato l'accettazione dei principi generali del piano Mubarak salvo aggiungere l'esistenza di divergenze sull'applicazione di alcune clausole. Un sì con riserva quando manca ancora l'opinione del Governo israeliano ed infuriano i combattimenti nel cuore di Gaza City.
La timida apertura di Hamas è imposta dagli eventi. Le perdite e le distruzioni inflitte da 19 giorni di operazione Piombo Fuso hanno notevolmente indebolito l'apparato militare del movimento ed approfondito le spaccature interne. Nei colloqui al Cairo il generale Suleiman - il capo dell'intelligence egiziana - si è trovato di fronte due delegazione di Hamas. Una proveniente da Gaza, in rappresentanza del premier Hanye, e l'altra da Damasco in rappresentanza dell'ufficio politico in esilio guidato da Khaled Meshal.



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