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Politica

L'Onorevole Michele Bordo, Presidente della Commissione Politiche dell'Unione europea alla Camera, intervistato da "Affaritaliani" a proposito della "bocciatura" che l'Unione Europea ha inflitto alla nostra legge di stabilità, dichiara che "Bruxelles deve avere più rispetto per le scelte del nostro Paese, che fino a questo momento ha dimostrato di essere affidabile e di aver mantenuto gli impegni che aveva preso con l'Unione europea. La dimostrazione è data dal fatto che siamo usciti dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo". Che belle parole. Cui però si possono contrapporre quelle, ufficiali, del documento europeo: "The Commission has concluded that Italy cannot take advantage of the investment clause in 2014 since, based on the Commission 2013 autumn forecast, it would not make the minimum structural adjustment required to bring its debt-to-GDP ratio on a sufficiently declining path". Ci permettiamo di tradurre: "La Commissione ha concluso che l'Italia non può beneficiare della clausola d'investimento, nel 2014, dal momento che, tenendo conto nella previsione dell'autunno 2013 della stessa Commissione, essa non attuerà quel minimo aggiustamento strutturale richiesto per portare la quota di debito pubblico rispetto al pil su un sentiero sufficientemente in discesa". E in effetti il nostro debito pubblico ha continuato ad aumentare, negli ultimi mesi. Questo che cosa ha a che vedere, col rispetto, dal momento che è su questa base che la Commissione non ci promuove?

Gianni Pardo
 

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