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"Non anticipo cosa diremo al Capo dello Stato, ma porremo alla sua attenzione ciò che è sotto gli occhi di tutti, ovvero il tentativo di ridurre ad azione criminale l'esperienza di un partito che è stato supportato da milioni e milioni di elettori. Si tenta di riscrivere la storia del Paese con lo scopo di eliminare per via giudiziaria l'uomo politico più votato dal '94 ad oggi. Questa è l'emergenza democratica in corso, tutti dovrebbero riflettere sul fatto che ciò che sta accadendo a Berlusconi potrebbe accadere a ciascuno di loro". Il segretario del Pdl Angelino Alfano ha spiegato così il tema del colloquio che i vertici del partito avranno oggi al Quirinale con Giorgio Napolitano. "A seguito di un esito elettorale imprevedibile per gli avversari di Berlusconi e del Pdl - sostiene Alfano - è arrivato un attacco giudiziario, una gragnuola giudiziaria, che ha tutta l'evidenza di essere il rimedio finale perchè il popolo non ha compiuto quello che tutti immaginavano compisse, eliminare per via elettorale il presidente Berlusconi. Siccome Berlusconi ha incarnato ancora una volta il ruolo di leader di un terzo del Paese, è arrivato un attacco che a volte è tragico a volte è comico, ma comunque è tragedia che si tramuta in farsa".

Ieri è stato accolto dai giudici il legittimo impedimento per Silvio Berlusconi al processo Ruby. Il Cavaliere non sta bene, soffre di uno scompenso pressorio, hanno accertato i medici nominati dal tribunale durante la visita fiscale al San Raffaele dove è ricoverato. I giudici hanno dunque deciso che l'impedimento è assoluto, rinviando il processo Ruby a mercoledì alle 14, ma solo per valutare gli esiti della visita coronarica di martedì e fissare dunque un nuovo calendario delle udienze. Da quanto si apprende sabato al processo d'appello sui diritti Tv di Mediaset, dove l'ex premier rischia la conferma della condanna a quattro anni per frode fiscale, ci sarà ancora una richiesta di rinvio per legittimo impedimento legata alle condizioni di salute e al numero dei giorni di riposo, 15 per infiammazione agli occhi, 7 per problemi cardiaci, prescritti dai medici. La battaglia insomma sembra destinata a continuare. La giornata di ieri, caratterizzata dalla visita e dal corteo dei parlamentari neo eletti del Pdl in tribunale, è stata interlocutoria. Durante un presidio davanti al tribunale di Milano, i parlamentari del Pdl hanno intonato l'Inno di Mameli e poi il segretario Angelino Alfano ha detto che domani salirà al Quirinale con i capigruppo uscenti per affidare al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, le loro "preoccupazioni per l'emergenza democratica" prodotta dall'accanimento giudiziario contro il Cavaliere. Per quanto riguarda la procura di Napoli, i Pm hanno chiesto il giudizio immediato per Berlusconi, Sergio De Gregorio e Valter Lavitola, nell'ambito dell'inchiesta sulla "compravendita di senatori", all'esito delle ultime attività investigative e delle testimonianze raccolte in questi giorni. Intanto Sergio De Gregorio è sentito dagli inquirenti della procura di Roma. Il parlamentare è entrato a metà pomeriggio nell'ufficio del pubblico ministero Alberto Pioletti con un legale. Nell'ambito della vicenda per la quale viene sentito il parlamentare, nei giorni scorsi il fondatore dell'Idv, Antonio Di Pietro, aveva presentato un nuovo esposto dopo le denunce presentate nei mesi scorsi. Oggetto della questione sempre il "cambio di casacca" fatto registrare da diversi parlamentari in occasione del voto di fiducia del governo Berlusconi nell'ottobre del 2010.

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