Impasse Colle, la soluzione può essere Montezemolo. Inside

Giuliano Amato? Ha una pensione di 31mila euro al mese. Emma Bonino? E' una radicale che non piace ai cattolici. Massimo D'Alema? E' stato rottamato da Renzi. Anna Finocchiaro? Ha il vizio della spesa all'Ikea (rottamata anche lei). Franco Marini? Rottamato da Renzi. Romano Prodi? Silvio non lo vuole. Stefano Rodotà? Non piace Oltretevere. Paola Severino? Non piace al Cavaliere. Luciano Violante? E' odiato dalle toghe rosse. Gustavo Zagrebelsky? E' considerato giustizialista. Per ognuno dei candidati oggi in odore di Colle c'è un problema, un fatto ostativo, un impedimento.
E quindi, la politica cerca disperatamente una via d'uscita. Tanto che qualcuno comincia a vociferare di una proposta che parrebbe incredibile, a prima vista, ma che invece potrebbe essere più che plausibile: Luca Cordero di Montezemolo al Colle, al posto di Napolitano. Certo, qualcuno potrebbe storcere il naso, ma in fondo, Montezemolo piace a sinistra per i rapporti ricchi di anni di collaborazione con il Pci e i suoi eredi. Rappresenta l'imprenditoria vincente, e quindi potrebbe strizzare l'occhio a Berlusconi. Con la Ferrari vincente di qualche anno fa, ha acquisito grande credito presso gli italiani (e se torna a vincere - Cina docet - è anche meglio). In più, in Europa e nel mondo, è decisamente ben visto, per i rapporti che ha stretto nel tempo. Insomma, sarebbe un outsider, Luca Cordero. Ma con un grande standing.