Mario Mauro si sfoga su Affaritaliani.it: "Aggredito da Renzi"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Mario Mauro è l'uomo del giorno. La sua defenestrazione dalla Commissione Affari costituzionali del Senato è diventata un caso politico. L'ex ministro della Difesa rilascia un'intervista a tutto campo ad Affaritaliani.it in cui attacca il premier Renzi e il sottosegretario Delrio, esclude un coinvolgimento di Napolitano in questa vicenda, annuncia che voterà contro le riforme istituzionali e l'Italicum, ringrazia "i tanti di Forza Italia" che gli hanno manifestato solidarietà e su un eventuale ritorno con Berlusconi afferma: "Nessuno me lo ha chiesto e, al momento, non è nei miei programmi".
L'INTERVISTA
Lei continuerà a sostenere il governo Renzi?
"Mi servono 24-48 ore di tempo per decidere sul da farsi".
Qualcuno ha ipotizzato un suo ritorno in Forza Italia...
"(ride) Sono grato a chi lo ha ipotizzato ma al momento non è nei miei programmi".
Perché ci sarebbe stata un'"epurazione renziana" in questa vicenda? Perché se l'è presa con il premier?
"E' un dato acclarato. La comunicazione ad alcuni membri del mio gruppo del fatto che c'era questa riunione e come sarebbe finita è avvenuta prima della riunione stessa per il tramite del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delrio. Come facciamo quindi a immaginare che non c'entri Renzi?".
Perché?
"Nelle ragioni che mi sono state spiegate durante la riunione è stato rimarcato più volte il fatto che questa era una necessità di Renzi".
Quante possibilità ci sono che voti ancora la fiducia a questo governo?
"Ho sempre ritenuto che in questo frangente così difficile per il Paese un governo fosse necessario. Per cui, per quanto il governo Renzi non sia più l'esecutivo di grande coalizione di Letta, l'Italia ha bisogno di fiducia e per questo finora ho sempre votato convintamente la fiducia al governo. Però fin dall'inizio ho detto al presidente Renzi che quella fiducia non riguardava la materia della legge elettorale e delle riforme istituzionali, per le quali il premier ha sempre detto che avrebbe utilizzato altre maggioranze, ovvero quella con Forza Italia".
Quindi?
"Reputo che la riforma del Titolo V e del Senato siano inadeguate e contradditorie e che la riforma della legge elettorale sia profondamente anti-democratica. Fissando il tetto del premio di maggioranza al 37% di fatto precipita il Paese in una situazione di tipo totalitario".
Lei voterà contro le riforme costituzionali e l'italicum se non cambiano?
"Questo è scontato a prescindere. Diverso è il caso dell'attività di governo, sulla quale penso che la cosa più ragionevole sia quella di valutare il merito delle misure proposte e finora ho sempre votato la fiducia".
E se domani ci fosse un voto di fiducia in Parlamento?
"E' giusto che di queste cose discuta con chi insieme a me vuole condividere una posizione politica ed è per questo che dico che ho bisogno di 24-48 ore di tempo".
Comunque non torna con Berlusconi?
"Primo non me l'ha chiesto nessuno. Secondo in questo momento esattamente sui problemi che ho indicato Berlusconi è in maggioranza con Renzi. Mi auguro che qualcosa succeda, stiamo per varare una legge che è peggio del Porcellum. Ma vorrei dire un'altra cosa...".
Prego...
"Approfitto per ringraziare i tanti di Forza Italia che mi hanno fatto sentire la loro solidarietà per l'aggressione subita".
Se Berlusconi dicesse non voto l'Italicum e la riforma del Senato, tratterebbe un ritorno con l'ex Cavaliere?
"Mi sembra che in questo momento Forza Italia abbia un dibattito interno più che notevole e non mi sembra il caso che io lo arrichisca ulteriormente".
Secondo lei anche il Quirinale ha avuto un ruolo in questa vicenda?
"Mi sento in coscienza di escluderlo nel modo più assoluto. Non ci penso proprio".