Santanchè ad Affaritaliani.it: "Voto a Letta? 5,5... Il ministro Saccomanni? Torni a casa..."
Alberto Maggi - @AlbertoMaggi74
E' la donna del momento. Da giorni si era trincerata dietro il silenzio assoluto. Ora Daniela Santanchè, la pasionaria del Pdl, parla con Affaritaliani.it a tutto campo. Non rinuncia alla sua candidatura a vicepresidente della Camera ("Me lo chiedono Alfano e Berlusconi"); boccia il governo Letta ("Cinque e mezzo. Manca di coraggio nonostante la grandissima maggioranza che ha in Parlamento"); conferma il ritorno a Forza Italia e soprattutto chiede la testa del titolare dell'Economia Fabrizio Saccomanni ("Non è il ministro giusto al suo posto. Serve una visione diversa. Vorrei un ministro dell'Economia politico, non va bene un dirigente di Bankitaia a capo del dicastero di Via XX Settembre"). E infine la situazione in Egitto: "La ventata di fondamentalismo islamico è insidiosa e pericolosa. La primavera araba si è trasformata in un gelido e pungente inverno".
Intende ritirarsi dalla corsa per la vicepresidenza della Camera?
"Assoltamente no, perché lo vuole il segretario del mio partito e io obbedisco agli ordini. Anche Berlusconi e Brunetta lo vogliono. Comunque agli italiani interessa di più che l'Italia non risponda all'Fmi sull'Imu e che non perda la sovranità. Saccomanni non si deve fare influenzare. Non pagheremo più l'Imu sulla prima casa e questo deve essere chiaro. Combattere perché non si muoia di tasse".
Che voto dà al governo Letta?
"Cinque e mezzo. Manca di coraggio nonostante la grandissima maggioranza che ha in Parlamento. Non vorrei che il presidente del Consiglio si abitui a rimandare. Gli italiani non hanno più tempo e non possono più aspettare".
Conferma il ritorno a Forza Italia?
"Lo ha detto Berlusconi... Il Pdl non esisterà più proprio perché si torna a Forza Italia. Che sarà alleata con chi ci vuole stare. Molti imprenditori e molti manager vogliono più coraggio e la voglia di combattere per la propria nazione. Credo che Berlusconi debba essere accompagnato dalla società produttiva di questo Paese".
Che cosa chiede a Letta?
"Ci vuole più governo e non meno. L'esecutivo prenda coscienza e parta dall'Europa per rinegoziare i trattati e difendere la sovranità nazionale. Non possiamo farci dettare l'agenda politica dalla signora Merkel".
Meglio che il governo vada avanti e che si torni alle urne?
"Il tentativo di più governo va fatto per gli italiani altrimenti, se non si riesce, meglio andare a votare. Quello che è stato fatto finora è quello che ha voluto il Popolo della Libertà: la rata dell'Imu non è stata pagata, l'Iva non è aumentata e c'è stata la riforma di Equitalia. Però non basta e non possiamo usare aspirine per un malato come l'Italia che necessita di cure massicce"
Che cosa non le piace del governo Letta?
"Ci vuole un ministro dell'Economia più coraggioso che non si chiami Saccomanni. Non è il ministro giusto al suo posto. Serve una visione diversa. Vorrei un ministro dell'Economia politico, non va bene un dirigente di Bankitaia a capo del dicastero. Ci sono già i tecnici in via XX Settembre quindi serve un ministro politico".
Che cosa pensa di quello che sta accadendo in Egitto?
"Disastroso, preoccupante. Umanamente colpiscono tutti questi morti. La ventata di fondamentalismo islamico è insidiosa e pericolosa. La primavera araba si è trasformata in un gelido e pungente inverno. Grande preoccupazione per la violenza sul coropo delle donne usata come arma".