Gaza/ Oltre 900 morti. L'Onu condanna Israele. Olmert: con Hamas pugno di ferro se non ferma razzi
Gaza/ La guerra che c'è e l’Europa che non c'è L'analisi di Arduino Paniccia, strategist |
Israele risponderà a Hamas con il "pugno di ferro" se il movimento islamico non la smettera' di lanciare razzi contro lo stato ebraico. Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, in un discorso a Ashkelon. "Metteremo fine alla nostra offensiva - ha detto Olmert - quando due delle condizioni chieste saranno state ottemperate: lo stop ai razzi di Hamas e il blocco del riarmo del movimento islamico". "Qualsiasi altra risposta incontrerà il pugno di ferro di Israele che non è più disposta a tollerare i Qassam.
TROVATO ARSENALE IN MOSCHEA. Razzi Qassam e colpi di mortaio sono stati scoperti in una moschea di Gaza: lo sostiene un portavoce militare israeliano. "Le forze di terra hanno chiesto l'intervento della aviazione dopo un'imboscata e hanno attaccato una cellula di terroristi di Hamas. Quindi hanno perquisito una moschea dove è stato trovato un arsenale", ha riferito la fonte dell'esercito di Tel Aviv senza però precisare dove abbia avuto luogo l'incidente.
Morti a Gaza
GUARDA LA GALLERY
L'ONU CONDANNA ISRAELE. Il Consiglio per i diritti umani dell'Onu ha adottato una risoluzione di "forte condanna" dell'offensiva a Gaza in cui ha accusato Israele di essersi macchiato di "gravi" violazioni contro la popolazione dell'enclave costiera. Il Consiglio ha anche deciso la costituzione di una commissione di inchiesta da inviare a Gaza per registrare l'entità delle violazioni. A favore si sono espressi 33 Paesi su 47, soprattutto africani, asiatici e arabi. I 13 delegati europei si sono astenuti. Contro ha votato il Canada.
Tra gli occidentali sono emerse critiche al documento presentato dai membri arabi, giudicato troppo sbilanciato perché ignora il ruolo che la rottura della tregua da parte di Hamas, con la ripresa del lancio di razzi contro lo Stato ebraico, ha avuto nel lancio dell'offensiva. L'organismo, costituito il 15 marzo del 2006, nel corso della sua recente storia ha ripetutamente criticato lo Stato ebraico.



Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui
Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.