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Politica
La segreteria Pd con il Cencelli, così Letta rianima le correnti

C’erano una volta le correnti del Pd. E ci sono ancora. Ebbene sì: fatta la segreteria, trovato l’inganno, verrebbe da dire. Anche il neosegretario Enrico Letta, infatti, alla fine non ha potuto fare a meno di ricorrere al sempreverde manuale Cencelli. Basta guardare alla composizione della neonata squadra per rendersene conto. Con buona pace dei propositi della vigilia. Eppure Letta, proprio il giorno del dell’assemblea nazionale che lo ha incoronato segretario, era stato netto nel dire che “un partito che lavora per correnti non funziona” e nel condannare l’immagine trasmessa all’esterno di “una torre di Babele”. Con tanto di postilla finale: “Ancora non ho capito qual è la geografia delle correnti”.

A quanto pare, invece, ci ha messo un attimo ad orientarsi, visto che la nuova segreteria le rispecchia tutte. O quasi. Ma andiamo con ordine. Chiara Braga (Transizione ecologica) e Manuela Ghizzoni (Istruzione e università) sono franceschiniane. Se Susanna Cenni (Politiche agricole) è vicina a Gianni Cuperlo, anche Matteo Orfini può contare su una sua fedelissima. Si tratta di Chiara Gribaudo, a cui è andata la delega ai giovani. Non potevano mancare, naturalmente, gli zingarettiani, ben tre: Cecilia D’Elia (Parità di genere), Filippo Del Corno (Cultura) e Stefano Vaccari (Organizzazione). Senza contare l’ex ministro Francesco Boccia, vicino al governatore del Lazio ma pure allo stesso Letta.

In quota Orlando, invece, si contano Anna Rossomando (Giustizia e diritti) e l’ex sottosegretario all’Economia Antonio Misiani. Spazio nella segreteria poi a Lia Quartapelle. La deputata dem (che si occuperà di Europa, affari internazionali e cooperazione allo sviluppo) è molto vicina a Paolo Gentiloni, ma anche all’attuale segretario. Da tempo, infatti, è nel board della scuola di formazione di Letta. Ma quali sono i nomi riconducibili alla più stretta cerchia del nuovo inquilino del Nazareno? Il segretario ha puntato su Mauro Berruto, a cui è stata assegnata la delega allo Sport, Cesare Fumagalli e Antonio Nicita, che dovranno occuparsi rispettivamente di Sviluppo economico e Tecnologie. C’è posto a bordo, infine, per la prodiana di ferro Sandra Zampa (per lei la delega alla Salute) e, in rappresentanza di Base riformista, per Enrico Borghi (Politiche per la sicurezza). Anche se, a onor del vero, Borghi è stato uno dei consiglieri politici di Letta premier.  

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