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I riflettori sono puntati su palazzo Madama, ma Letta non cita mai direttamente lo scoglio politico che incombe sulla strada del governo, ovvero il braccio di ferro che si annuncia domani in giunta. Al contrario, il messaggio resta quello delle utlime settimane, ovvero la "determinazione" a proseguire il proprio lavoro a palazzo Chigi. "Mi dedico a questa missione e non penso al mio futuro politico - dice riferendosi al dibattito pre-congressuale nel Pd. Con la sessione di bilancio alle porte i temi sul tappeto sono moltissimi: dall'Iva all'Imu alla Cig al taglio del costo del lavoro. Quest'ultimo punto, annunciato al G20 e ribadito ieri dal titolare del Welfare Giovannini, secondo Letta sara' al centro della Legge di Stabilita'. Letta e Saccomanni lavorano a strettissimo contatto, ma il premier corregge il tiro rispetto alle parole del ministro del'Economia sul patto tra sindacati e imprese siglato la settimana scorsa a Genova. Saccomanni aveva definito l'intesa "costosa e poco realistica", mentre il premier, che aveva gia' commentato positivamente a caldo l'accordo, ripete che si tratta di "accordo importante che va nella giusta direzione e noi lo sosterremo". E a fine settembre, oltre alla caccia alle risorse che servono a scongiurare l'aumento dell'Iva e a finanziare lo stop alla seconda rata dell'Imu, il premier annuncia un piano di dismissioni" importanti" e di incentivi per richiamare gli investimenti esteri in Italia. Un'Italia "che da' il meglio di se' quando deve rispettare delle scadenze", dice Letta annunciando a sorpresa la candidatura del nostro Paese per l'organizzazione delle Olimpiadi del 2024. Ma che soprattutto deve "liberarsi dalle catene che la imprigionano: la prima catena e' il caos politico permanente - dice - cosi' come le catene della gerontocrazie, delle liturgie della politica e dell'Italia dei 'no'. Ma anche dell'Italia delle poche opportunita' di genere, aggiunge. "E' insopportabile che in questa sala siamo quasi tutti uomini - dice rivolto alla platea di manager e imprenditori del forum Ambrosetti - nel mio governo ci sono delle donne che stanno facendo benissimo e che voglio ringraziare tutte una per una".

Letta ascolta l'intervento di Gianroberto Casaleggio, definisce "molto interessanti" le parole del guru del Cinque Stelle e dice che il segnale piu' netto contro l'Italia della conservazione e' arrivato proprio dalle ultime elezioni politiche, quando milioni di italiani hanno deciso di votare per Grillo. Il voto con cui 8 milioni di cittadini hanno voluto 'dire basta' e l'incapacita' del Parlamento di eleggere il presidente della Repubblica, dice, "sono stati due terremoti mai visti nella politica italiana. Vogliamo capire questo segnale o restare ciechi?", chiede retoricamente il premier. "Per questo le riforme vanno fatte sul serio e non per finta - aggiunge - cosi' come va accelerato il taglio del finanziamento pubblico ai partiti" che Letta annuncia per l'autunno. Tuttavia, continua riferendosi agli 'occupanti' grillini di Montecitorio, chi si oppone ad una riforma della Costituzione sbaglia, perche' e' necessario "ridurre il numero dei parlamentari e superare il bicameralismo perfetto". "La settimana che si apre e' quella in cui i nostri figli riprenderanno la scuola - conclude Letta - tornando a Roma, preparero' con il ministro Carrozza e gli altri ministri, il Consiglio dei ministri con alcune importanti iniziative a favore della scuola, per dare ai giovani le occasioni che meritano".

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Politica
letta alfano 500

Tirare a campare non e' la mission del governo: "il nostro compito e' dare all'Italia la svolta che serve per rompere le catene che bloccano il paese". Enrico Letta ribadisce da Cernobbio la sua intenzione di andare avanti alla guida dell'esecutivo, perche', dice, "l'instabilita' ha costi drammatici" e la posta in gioco e' altissima: la crescita del Paese e il futuro dell'Italia. Il premier invoca stabilita' "che non e' uno slogan vuoto", esclude dal dizionario delle intenzioni la volonta' di "galleggiare o traccheggiare" e ripete di essere "determinatissimo a non farmi bloccare da veti e dal ritorno della conservazione". L'attesa e' per la riunione della giunta del Senato di domani, che dovra' decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Fonti parlamentari rilevano che oltre allo scontro politico si pone un problema procedurale di non poco conto: l'Italia dovra' assumere una posizione univoca a Strasburgo, in quanto il ricorso e' stato formalmente presentato dai legali di Berlusconi contro una legge dello stato. Ma poiche' le posizioni dei due partiti principali che sostengono il governo sono diametralmente opposte, si pone il problema di che tipo di indicazione sara' data all'avvocatura dello stato da parte dell'esecutivo. Non e' chiaro se la questione sia stata gia' affrontata e una fonte di governo sostiene che potrebbe parlarsene domani in Consiglio dei ministri. A margine del forum di Cernobbio comunque, oggi Letta e Alfano hanno avuto un faccia faccia. E non e' escluso che il tema sia stato toccato.

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Letta ascolta l'intervento di Gianroberto Casaleggio, definisce "molto interessanti" le parole del guru del Cinque Stelle e dice che il segnale piu' netto contro l'Italia della conservazione e' arrivato proprio dalle ultime elezioni politiche, quando milioni di italiani hanno deciso di votare per Grillo. Il voto con cui 8 milioni di cittadini hanno voluto 'dire basta' e l'incapacita' del Parlamento di eleggere il presidente della Repubblica, dice, "sono stati due terremoti mai visti nella politica italiana. Vogliamo capire questo segnale o restare ciechi?", chiede retoricamente il premier. "Per questo le riforme vanno fatte sul serio e non per finta - aggiunge - cosi' come va accelerato il taglio del finanziamento pubblico ai partiti" che Letta annuncia per l'autunno. Tuttavia, continua riferendosi agli 'occupanti' grillini di Montecitorio, chi si oppone ad una riforma della Costituzione sbaglia, perche' e' necessario "ridurre il numero dei parlamentari e superare il bicameralismo perfetto". "La settimana che si apre e' quella in cui i nostri figli riprenderanno la scuola - conclude Letta - tornando a Roma, preparero' con il ministro Carrozza e gli altri ministri, il Consiglio dei ministri con alcune importanti iniziative a favore della scuola, per dare ai giovani le occasioni che meritano".

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