Letta sta a Conte come Salvini sta a Meloni: fratelli coltelli
Chi tutti i giorni dialoga con i partiti, di Centrosinistra e di Centrodestra, sa perfettamente come stanno le cose. Appunto, fratelli coltelli
Ufficialmente belle parole. Stima. Promesse di alleanza e di governare insieme. Poi, dietro le quinte e sui territori, si scannano e si 'rubano' sindaci e consiglieri. C'è un filo conduttore che unisce il Centrosinistra e il Centrodestra. Enrico Letta sta a Giuseppe Conte come Matteo Salvini sta a Giorgia Meloni: fratelli coltelli.
Non ci sono storie. Inutile seguire la litania dei vari leader che promettono quotidianamente unità e coesione. Ma dove? Basta parlare parlare con un parlamentare del Pd per capire che cosa pensi del "caos" 5 Stelle o con un deputato o senatore grillino per ascoltare tesi sul "doppio gioco" dei Democratici. Per non parlare dei leghisti che parlano di Fratelli d'Italia come dei "fascisti opportunisti e furbi" o dei parlamentari di Meloni che bollano il Carroccio e Salvini come "disperati che non sanno che fare con i sondaggi sempre più brutti".
Poi, si sa, la politica è l'arte delle belle parole, dei voli pindarici, delle dichiarazioni vuote e di facciata. Ma chi tutti i giorni dialoga con i partiti, di Centrosinistra e di Centrodestra, sa perfettamente come stanno le cose. Appunto, fratelli coltelli.
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