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M5s, Conte-Grillo il nuovo duo. Il sì al Mes la bomba pronta a espolodere

M5s, Conte-Grillo il nuovo duo. Il sì al Mes la bomba pronta a espolodere

Le dichiarazioni di Alessandro Di Battista hanno accelerato il processo di rinnovamento all'interno del M5s. Beppe Grillo è tornato a parlare, dicendo no al Congresso e sì ad un Direttivo per decidere le prossime strategie. Ma una cosa è già chiara - come si legge sul Corriere della Sera - il patto di ferro tra il fondatore del Movimento e il premier Giuseppe Conte. Grillo nei mesi scorsi, ha fatto un po' di telefonate ai suoi importanti militanti di questo tenore: "Ti sei sempre definito un grillino, giusto? Ecco, sappi che io sosterrò Giuseppe Conte qualsiasi cosa faccia. Dillo in giro. Se qualcuno si mette in testa di tornare alle urne, il Movimento scompare".

Dove il "qualsiasi", è la lettura che hanno dato in tanti, comprende anche l’eventuale ricorso al Mes, su cui il co-fondatore del Movimento Cinque Stelle aveva già iniziato a dare segnali di apertura il 24 aprile scorso. Era la sera in cui l’Eurogruppo - prosegue il Corriere - aveva cominciato a imboccare la strada del Recovery fund e la voce del comico si era fatta sentire con un tweet decisamente eurofilo: «Forse l’Europa comincia a diventare una comunità. Giuseppi” sta aprendo la strada a qualcosa di nuovo. Continuiamo così!». Grillo-Conte sostenuti da Di Maio da un lato; Casaleggio (che ieri ha lanciato Level Up, una specie di Rousseau 2.0) e di Battista dall’altro. Aperti a «qualsiasi cosa» pur di tenere in piedi il governo e l’alleanza col Pd i primi; contrari al Mes e alla prospettiva di un nuovo centrosinistra col Pd i secondi. Di fronte a loro, né un congresso né gli stati generali. Ma una guerra fredda destinata a scaldarsi se e quando i 37 miliardi per la sanità del meccanismo salva-Stati andranno all’ordine del giorno del Parlamento.

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