M5S, Ruocco: "Di Maio premier? C'è solo Conte.Le urne sono l'ultima soluzione"
Intervista a Carla Ruocco, deputata del M5S e presidente della Commissione parlamentare di indagine sul sistema bancario e finanziario
Pensa che si debba aprire un dialogo con Italia Viva o con Matteo Renzi il discorso è chiuso?
"Ritengo che dopo lo strappo improvviso di Italia Viva, serve un patto di legislatura per fare quel necessario salto politico che ci porti dalla gestione dell’emergenza alla ripresa, agli investimenti e alla creazione di posti lavoro. In questa fase le questioni di principio/personali devono lasciare spazio alla responsabilità della classe politica verso la Nazione tutta. In questa nuova fase Conte cercherà giustamente una maggioranza allargata e si rivolgerà a tutti i gruppi/partiti/singoli parlamentari “responsabili”, “europeisti”, “liberali” e “moderati” per costituire un nuovo Governo, forse anche più qualificato".
Come premier vede solo il nome di Conte o ci sono alternative? Ad esempio Di Maio o Fico?
“Conte è l’unica figura autorevole che potrebbe continuare a governare in questo periodo complesso. E' un fatto che il Presidente Conte abbia rimesso il Paese sui binari dell’Europa. Ripartire da zero, come vorrebbe Italia Viva, ci porterebbe ad uno stallo dannoso per la gestione delle risorse europee, utili ad arginare la grave crisi economica causata dalla pandemia. Infine, come ha anche affermato il Ministro Di Maio, l'intenzione del M5S è di salire al Colle in occasione delle consultazioni facendo come unico nome quello di Giuseppe Conte".
E' vero come scrivono in molti che i parlamentari del M5S sono terrorizzati dalle elezioni?
"Ritengo che nel pieno di una pandemia, alla vigilia del piano vaccinazioni, e di importanti provvedimenti economici in corso di emanazione (tra cui il Recovery fund, il Decreto ristori V, ecc.) sia estremamente sbagliato e da irresponsabili non dare un Governo al Paese. Ovviamente dovrà essere un Governo del fare e con numeri certi in Parlamento. Dobbiamo correre sul Recovery fund, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Poi se si andrà al voto la responsabilità è di chi ha staccato la spina. Come ultima soluzione restano le elezioni ma a mio avviso rappresentano un rischio per la tenuta sociale del Paese già fortemente stremato dalla pandemia. Confido pienamente nella saggezza e nell'autorevolezza del Presidente Mattarella".
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