Il Mattinale (Forza Italia) attacca Napolitano: parole da dominus assoluto
"Ieri sera abbiamo assistito al capolavoro politico di Giorgio Napolitano. Ieri l'allievo di Togliatti, sempre un po' secondo a tutti, talvolta terzo o quarto, ma sempre nel Comintern che non muore mai, e' riuscito a conquistare il ruolo piu' ambito. Ieri ha impartito disposizioni, moniti pesanti come ordini, non da Capo dello Stato (sarebbe uno sfregio alla Costituzione), non come suprema autorita' garante dell'unita' della nazione (come tale non gli e' consentito di assumere il ruolo di capo del capo del governo). No, ieri e' stato colui che nella tradizione della Antica Ditta Rossa e' il dominus di tutto l'ambaradan, il Timoniere da cui promanano le rimanenti funzioni, e cioe' il Segretario Politico del Partito". E' duro il commento che Il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo di Forza Italia alla Camera, fa del discorso pronunciato ieri da Giorgio Napolitano alle Alte cariche dello Stato. Per Il Mattinale, in nome della "stabilita' universale" tutto, "ma proprio tutto, e' in mano al Pci-Pds-Ds-Pd" e "con l'intelligente e vincente gioco delle preannunciate dimissioni puo' permettersi tutto, e se l'e' permesso, quasi fossero gli ultimi desideri di un capotribu' Sioux. Addirittura ha avuto l'ardire di proiettare il suo mandato oltre i due gia' ricevuti, consegnando un compitino al successore, il quale non dovra' far altro che essere un Napolitano-ter, dopo le regole di comportamento e la funzione politica tracciate ieri come binari inderogabili, di accompagnamento al potere sempiterno del Pci-Pds-Ds-Pd. Ma non ci chieda di arrenderci a questo strapotere". "Questa stabilita' da lui richiesta diventa - osserva Il Mattinale - sequestro della democrazia parlamentare, imposizione di compiti che al Quirinale non spettano. La scomunica preventiva comminata a chiunque osi pensare a una qualche scissione nelle forze politiche e' una cosa mai sentita. Ha addirittura la pretesa di essere un vincolo di coscienza, somiglia a una bocciatura cecoslovacca del dissenso. Insomma, sinceri complimenti. Arrivare a novant'anni e dare la propria forma e i propri contenuti a una Repubblica e' un record mondiale. Ma ne avremmo fatto a meno e resisteremo", conclude la nota politica azzurra.