Mauro (Ppi): "Il Pd è fortissimo ma isolatissimo. Si comporta come la vecchia Dc"
di Fabio Massa
Mario Mauro, ex ministro, ex europarlamentare, leader di Popolari per l'Italia, commenta con Affaritaliani.it il risultato delle Europee del polo moderato Ncd-Udc-Ppi. "Il risultato era quello che ci si poteva aspettare. Io non in lista? Qualcuno ha fatto calcoli pensando di usare la candidatura come trampolino di lancio. Il Pd ora è fortissimo ma isolatissimo. Berlusconi? Se mi chiama gli rispondo che siamo al governo con Renzi..." L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Onorevole Mario Mauro, il polo moderato ha fatto meno di quello che auspicavate.
Per la verità il risultato era quello che ci si poteva aspettare. A lungo si è discusso, e credo che alla fine è stato il timore di non passare il quorum a spingerci ad unirci. Il risultato attesta quanto sia stato grande il contributo che hanno portato gli altri, oltre all'Udc. Su tre parlamentari eletti due sono dell'Udc, per dirne una. Facendo una somma dei voti dei popolari c'è un buon contributo nostro alla lista. Un altro esempio: a Nord Ovest scatta il seggio perché ci siamo noi. Se non ci fosse stata la lista aggregata nessuno dei partiti membri della lista avrebbe passato il quorum. Avremmo fatto la fine di Scelta Civica. Chi ha in mente altro vuol dire che non ha girato strade e mercati e non ha ascoltato la gente.
Secondo lei pesa il fatto che in lista a Nord-Ovest lei non c'era?
Questo non glielo so dire. Sicuramente se qualcuno aveva fatto calcoli pensando di usare una candidatura come trampolino di lancio per qualcosa d'altro è rimasto deluso.
Parla di Lupi.
Non faccio nomi. La sostanza è che questo voto è abbastanza perentorio. E' diventato un confronto tra sistema e antisistema. Il sistema ha vinto e ha vinto Renzi. Il dato politico vero è che il Pd esce fortissimo ma isolatissimo. I due alleati di governo che ha gli servono poco e quindi ora è chiaro qual è la vera alleanza che regge la legislatura. E' quella tra Pd e Fi.
Secondo lei il Pd ha la tentazione delle urne, adesso?
Potrebbe essere un desiderio del premier. Ma non credo che né il parlamento così com'è né il presidente glielo consentano.
Visti i risultati potrebbe esserci una "reunion" tra Fi ed Ncd?
Molto dipende dalla discussione sulla legge elettorale. L'Italicum è pericoloso, è una legge che di fatto porterebbe a un ballottaggio che stabilirebbe un premio di maggioranza. Se al ballottaggio diventasse tutti contro Renzi, il ballottaggio sarebbe tra Renzi e Grillo. Credo che questo sistema espresso per le europee, proporzionale con lo sbarramento al 4 per cento, sia per i rapporti di forza che per la politica italiana, sia quello giusto. Sulla legge elettorale il Pd si comporta come la vecchia Dc con i partiti satellite.
Se Berlusconi la chiamasse e le dicesse: "Mario, torniamo insieme", lei che cosa risponderebbe?
Gli rispondo e gli dico: siamo al governo con Renzi. La discussione politica è ipotizzabile solo se Fi fa la conta dei propri errori, sul piano politico dei contenuti prima che sul piano dei numeri. Non ci dimentichiamo che il risultato fuori dal comune del Pd è frutto dell'atteggiamento schizofrenico di Fi di questi ultimi anni. Gli azzurri hanno conteso a Grillo il consenso a forza di teorie strampalate. E hanno perso.
@FabioAMassa