Meglio re Giorgio di Walter l'Africano... di Pietro Mancini
di Pietro Mancini
Sarebbe opportuno che il premier, Matteo Renzi, sollecitasse, con maggiore insistenza, a Giorgio Napolitano un ulteriore, non lieve, sacrificio personale, nell'interesse del Paese. Quello, cioè, di restare, almeno sino alla primavera del 2015, per non lasciare il ruolo di saggio timoniere delle istituzioni, in una fase critica e gravida di preoccupazioni per l' economia e, politicamente, molto incerta. E le dimissioni anticipate di Napolitano non contribuirebbero, certamente, al rasserenamento delle tensioni, all'attenuazione delle proteste, nel Paese, e al chiarimento nel Palazzo.
Il candidato, sinora più accreditato dai Quirinal-makers, lo scrittore romano ed ex segretario del PD, Veltroni, verrebbe nominato da Renzi e Berlusconi all'insegna del contraddittorio "ma-anchismo", che ha consentito al nemico di D'Alema di collezionare, sinora, incarichi, stipendioni e poltrone.
Se la spuntasse, "Uolter", che si è guardato bene di partire per l'Africa, come spesso promesso, esordirebbe così : "Italioti, io sto con Matteo Renzi e la Boschi. Ma anche con nonno Silvio B. e Denis Verdini !.."