A- A+
Politica
Pd, Di Biase punta allo scranno. Non chiamatela “moglie di Franceschini”
Michela Di Biase

Pd, Michela Di Biase candidata alle elezioni politiche. I casi di moglie ingrifate per un posto stanno diffondendosi peggio del Covid

Michela Di Biase, consigliera regionale del Lazio, è candidanda alle prossime politiche in un collegio ovviamente ultra blindato per il Partito democratico.

Ebbene, direte, che c’è di male?

Nulla se non fosse che anche lei è una “mogli di...” in questo caso di un ministro, pezzo da 90, il “culturale” Dario Franceschini.

I casi di moglie ingrifate per un posto stanno diffondendosi peggio del Covid.

Lo stesso Bassetti ha detto che ne studierà la dinamica, se non fosse che pure lui s’è proposto al prevosto.

Oggi è con soddisfazione che apprendiamo che la moglie di Nicola Fratoianni, Elisabetta Piccolotti, ha rinunciato al seggio uninominale blindato dandolo alla Cucchi mentre resta furbamente in piedi l’ipotesi per il seggio proporzionale che è naturalmente demandata alla mitica Assemblea nazionale, presieduta ovviamente dal marito che scommettiamo sarà assai indulgente, altrimenti il povero Nicola –la sera quando torna a casa- rischia la crapa a padellate.

Ma a lavorare come tutti/tutte proprio no eh?

Ora dicevamo c’è il caso della “moglie di Franceschini” che rivendica naturalmente tutto il suo passato di verace militante del Pd, una sorta di “Taverna dell’Alessandrino” che non è un ristorante, ma il riferimento è naturalmente a Paola vicepresidente del Senato.

La Di Biase ci racconta quanto è brava, quanto è bella, quanto è fica, quanto è militante, ma resta che è la moglie di Franceschini e quindi non è opportuno candidarsi perché la gente queste cose non le capisce proprio e tutto questo potere, e soprattutto soldi pubblici di ministeri e parlamentari, ad una sola famiglia non va proprio bene.

E poi c’è quella frase latina no? Come fa? Non deve essere immacolato solo Cesare ma soprattutto sua moglie (è il caso di dirlo).

Dovete mettervi l’animo in pace. Già è tanto che Fratoianni e Franceschini ce li sorbiamo da decenni mo’ pure le mogli? E no.

La signora Franceschini poi non trova di meglio che difendersi con la solita tiritera sul maschilismo. Chiamarmi “moglie di Franceschini” è, udite udite, “maschilismo” o forse meglio “maskilismo”.

Ma signora Franceschini se non voleva essere chiamata “moglie di Franceschini” bastava non sposarlo no? Come la dovremmo chiamare? “Marito di Franceschini”?, sarebbe un bell’assist alle battaglia del compagno Zan , ma lei è femmina, “signora Franceschini” e quindi per rispetto al lessico e alla logica non possiamo.

Lei se le pappa le tartine imburrate al salmoncino negli attici romani accompagnando suo marito, no? Allora le va bene essere la “moglie di Franceschini” vero?

Quindi onori e oneri e sia coraggiosa, non si rifuggi nel comodo alibi del “maschilismo”, scorciatoia per i deboli, anzi le “debole” (se no mi si arrabbia la Boldrini).

Iscriviti alla newsletter
Commenti
    Tags:
    michela di biase pd franceschini elezioni





    in evidenza
    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    Annalisa fa doppietta

    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    
    in vetrina
    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

    Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


    motori
    BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

    BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.