Nasce il Popolo d'Italia, l'intervista di Affaritaliani.it al segretario
Di Tommaso Cinquemani
"Riformare il Fisco, snellire la burocrazia, rinnovare la Scuola e la Sanità". Francesco De Jaco, segretario nazionale del Popolo d'Italia, con una intervista ad Affaritaliani.it delinea il programma del neonato partito, che si presenterà alle Europee. "Ci inseriamo nella tradizione del riformismo reale di craxiana memoria". Un partito però di Centrodestra, che considera Berlusconi come "un leader politico che è stato ingiustamente oggetto di una guerra ideologica e personale". E Fini ed Alfano come dei traditori. Mentre Renzi è una "novità del panorama politico della sinistra italiana. E' intelligente e innovativo, ma mi chiedo come farà a tenere insieme le decine di anime del Pd".
Come è nata l'idea di fondare il Popolo d'Italia?
"Il Popolo d'Italia, come partito, nasce dall'esigenza di allinearsi con quelle normative che avrebbero escluso molti movimenti radicati sul territorio dalle competizioni elettorali. Ma ancora di più dall'esigenza di recuperare un modus operandi che possa garantire una reale formazione politica dei propri iscritti e simpatizzanti".
Quali sono gli obiettivi di questa formazione?
"Non intendendo lanciare proclami o prospettare programmi da libro dei sogni, le nostre idee sono molto concrete. Prima di tutto però intendiamo proporci come una formazione di base che ascolti le esigenze del cittadino sostenendone le legittime aspettative. Tra i progetti che abbiamo a cuore un ruolo centrale lo avrà la riforma della Sanità, dei Servizi Sociali e del comparto della Sicurezza. Ma anche il Fisco e il mercato del lavoro, così come non intendiamo trascurare il problema della Giustizia. Inoltre intendiamo pensare ad una reale riorganizzazione dello Stato attraverso l'abbattimento della burocrazia ".
A quale area politica o partito vi sentite vicini?
"La nostra spinta emotiva e di coscienza ci porta ad essere dei moderati che guardano ad un riformismo reale, diciamo alla Craxiana maniera".
Che cosa pensa di Berlusconi e di Alfano?
"Berlusconi è stato sicuramente ed ingiustamente oggetto di una guerra ideologica e personale che non ha precedenti nella nostra storia e questo non depone a favore di quelle forze che hanno inteso utilizzare tale sistema per abbattere un avversario politico. Da parte sua l'assenza di formazione politica lo ha spinto ad atteggiamenti non proprio coerenti con la funzione da lui ricoperta esponendolo a critiche e attacchi. La cosa più odiosa comunque sono stati i tradimenti di cui è stato vittima, da Fini ad Alfano. Questo degrado però è frutto di un sistema elettorale malato e che è necessario rinnovare".
Alfano insomma è un traditore?
"Lo è, anche se tornerà utile al centrodestra, malgrado il suo tradimento. Sicuramente contribuirà ad un nuovo successo di Berlusconi, suo malgrado".
Renzi le piace?
"Renzi è una novità nel panorama politico della sinistra italiana. E' intelligente e innovativo, ma mi chiedo come farà a tenere insieme le decine di anime del Pd".
Quando si parla di Popolo d'Italia viene in mente il quotidiano di Benito Mussolini. C'è quale relazione?
"Nessuna relazione con il giornale mussoliniano, anche se quella testata nasceva su basi socialiste. Il nome è stato scelto solo per indicare chiaramente a chi è rivolta la nostra attenzione".
I partito è stato fondato a febbraio, quali sono i prossimi passi? Vi presenterete alle Europee?
"Cercheremo di organizzarci per le prossime competizioni elettorali al meglio dopo aver esaurito il passaggio del congresso nazionale".
Siete presenti su tutto il territorio nazionale?
"Copriamo gran parte del territorio nazionale in quanto il partito è nato dalla fusione di diverse realtà movimentiste già radicate sul territorio. Partiamo da questo dato, sperando di riuscire nel nostro intento".
@Tommaso5mani