Natalie: "Marrazzo aveva bisogno di affetto"
Il trans parla a tutto campo, dai suoi successi in passerella — "Miss Transex International" nel 2004 a Firenze ed "Escala Gay" nel 2006 a Rio — alle nozze nel 2000 con un’amica italiana: "Siamo in ottimi rapporti, ma ognuna fa la sua vita"
Ecco tutta la verità sul festino coca e trans con Marrazzo. A parlare è Natalie in un’intervista- memoriale di Novella 2000 pubblicata in due puntate. Il trans parla a tutto campo, dai suoi successi in passerella — "Miss Transex International" nel 2004 a Firenze ed "Escala Gay" nel 2006 a Rio — alle nozze nel 2000 con un’amica italiana: "Siamo in ottimi rapporti, ma ognuna fa la sua vita". Dall’infanzia in una famiglia brasiliana benestante con un padre editore ("Mi è sempre stato vicino") al rapporto con il giornalista, poi governatore del Lazio.
ECCO LE FOTO SEGRETE DI NATALIE, IL TRANS DELLO SCANDALO MARRAZZO (Da Novella)
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"Io credo ai segni, spiega Natalie, e papà è nato lo stesso giorno di Piero, il 29 luglio. Si chiama Pedro, come lui". Il primo incontro con Marrazzo, casuale, in centro, a Roma, in un negozio di scarpe. Poi, di nuovo, pochi giorni dopo: "Pensava fossi una donna. Quando ci siamo rivisti, ha capito. "Lui mi ha cercato su un sito di trans. E ha trovato il mio numero".
E ancora: "All’epoca faceva Mi manda Raitre , il mercoledì. Ma io non lo conoscevo", racconta Natalie. "Fin dall’inizio mi ha detto che aveva già avuto esperienza. È stato da subito un cliente diverso dagli altri". "Veniva, mi pagava, poi parlava della sua vita, senza fare niente". Così "per qualche mese, cinque sei volte dopo il primo appuntamento, abbiamo solo parlato", perché "gli mancava l’affetto". Con lei, l’ex governatore si confida, le parla anche "del suo grande amore", "una donna di spettacolo di cui era perso, con cui aveva avuto una storia".
Natalie
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Natalie rivela altri dettagli: "Usava una Smart bianca, mai l’auto blu. Io mi facevo trovare fuori dal palazzo, salivo in auto e andavamo a casa sua, poco lontano", racconta. "Quando arrivavo, mi offriva da bere un succo di frutta, perché non bevo alcolici e neanche lui. Poi andavamo a letto, parlavamo, ci facevamo le coccole". Mai una notte intera, però: "Mi sono fermata al massimo quattro ore". "Mi diceva che ero bella, anche senza trucco", "era felice" per i successi ai concorsi. "Dopo l’elezione e il matrimonio per un anno non ci siamo visti. Voleva essere prudente". Per lo stesso motivo, nell’appartamento di via Gradoli, l’ex presidente della Regione Lazio non amava fermarsi: "Era venuto solo un paio di volte. Era arrivato nervoso e gli avevo preparato un bagno caldo".
Natalie spesso torna in Brasile, dove, per un periodo, intreccia una relazione con un uomo, Marcelo. Durante la sua assenza, Marrazzo frequenta altre persone. "Le trans non sono tutte uguali", spiega. "Piero è stato con Brenda e Michelle (le altre trans al centro dello scandalo, ndr ). In un incontro lo hanno anche filmato e fotografato con un telefonino". E parlando delle altre due trans, Natalie dice: "Quelle due, Marrazzo, me lo hanno sempre invidiato, perché pagava bene e non dava problemi".
Ed ecco il racconto di quel fatidico giorno. "Bussano alla porta urlando: 'Aprite, carabinieri, sappiamo che c’è un festino con trans e droga' — racconta Natalie —, Piero mi ha detto di aprire, che tanto ero l’unica trans e di droga non ce n’era". Lei viene mandata sul balcone, ma in un secondo momento rientra: "Ho sentito chiedere a Piero due assegni da 50 mila euro l’uno, ma lui gli ha detto che non li aveva". Poi, viene portata di nuovo fuori. Quando torna in casa i carabinieri sono andati via: "Piero mi ha detto che avevano preso 2 mila euro dal suo portafogli. Non c’erano più neanche i 5 mila euro sul tavolo per me". A Marrazzo vengono sospetti ("Mi ha detto subito che sapeva chi poteva esser stato a organizzare tutto") e lui e Natalie si incontrano di nuovo: "Si sentiva in colpa per essersi messo nei casini". Dopo poco più di un mese, l’ultimo contatto: "L’8 agosto mi ha telefonato per dirmi che partiva per le vacanze e che ci saremmo visti a settembre, poi più nulla". "Non deve stare solo, non può reggere a tutto questo. Io ho paura che se mata (che si ammazzi, ndr)".
La trans Natalia
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