Nuovo caso Currò nel M5S. Rischia l'espulsione
Il deputato Tommaso Curro' di nuovo al centro delle 'accuse' degli 'ortodossi' del gruppo M5S della Camera. Sarebbe bastato un emendamento alla legge di stabilita' per l'istituzione dell'area marina protetta di Capo Milazzzo, firmato, si apprende, oltre che da Curro' anche da Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, per scatenare una riunione di fuoco ieri. Con il rischio dell'avvio di una procedura di espulsione se non per lo stesso deputato, sarebbe stato affermato, per chiunque in futuro si comporti allo stesso modo.
A Curro' sarebbe stata rivolta l'accusa di fare 'marchette' e di 'far campagna elettorale', sempre secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari. Non solo. Il deputato sarebbe stato accusato di aver violato la legge presentando un emendamento localistico e gli sarebbe stato chiesto, di fatto, di chiedere scusa, ma il parlamentare avrebbe mantenuto il punto: ne ho parlato con i meet up - avrebbe osservato - e' il territorio che me lo ha chiesto. Su Curro', in Parlamento, arrivano voci a difesa e qualcuno anche ieri avrebbe osservato: campagna elettorale? Perche' farsi fotografare in certe situazioni o andare in tv non potrebbe significare la stessa cosa?. L'accenno con ogni probabilita' e' anche al caso Shalabayeva quando un gruppo M5S, in missione in Kazakistan, diffuse video e foto dell'incontro con la moglie del dissidente Ablyazov.