«La nostra scala di misura» dice a Libero Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, «dà il livello di fiducia di Conte attorno al 43-44%, in calo di 5-6 punti dall'inizio dell'anno. A fine marzo, all'apice dell'epidemia, era al 50. Il trend è in evidente calo, anche se va detto che tra i leader solo la Meloni supera il 30. In base ai nostri parametri, e ribadisco che possono variare a seconda di chi effettua i sondaggi, non ci sono mai stati politici sopra al 60, nemmeno Berlusconi durante il terremoto dell'Abruzzo».
Per quanto riguarda la lista Conte, Noto dice che: «L'intenzione di voto, quando si parla di un partito che ancora non esiste, è sempre sovrastimata. Gli elettori, proprio perché il partito non esiste, vi proiettano i propri desideri politici. Poi però quando la lista prende forma e inizia ad assumere posizioni su temi chiave, sull'economia, la sicurezza, l'immigrazione, ecco che può avere meno sostenitori di quelli potenziali». La nascita della Lista Conte, stando ai dati presentati da Noto a Porta a Porta, ridurrebbe i 5 Stelle al 9% e il Pd al 12.
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