Palazzi & potere
Italia in svendita, stranieri scatenati per i nostri marchi
Lo scorso anno i gruppi esteri hanno acquisito 210 aziende spendendo 32 miliardi, quasi due punti di Pil. E lo shopping continua: nel mirino alimentare, lusso, moda e meccanica
L' outlet Italia è sempre aperto. Soprattutto negli anni della crisi e con le quotazioni di Borsa ai minimi storici, i grandi investitori stranieri hanno fatto affari d' oro. I numeri presentati ieri dalla Kpmg al forum «Dire, fare, attirare; made in Italy e capitali esteri», organizzato dal Comitato Leonardo, lo confermano. Dal 2011 al 2015 le operazioni condotte nel Belpaese dagli stranieri sono cresciute del 16%, scrive Libero. La Kpmg parla di fusioni e acquisizioni. Ma si tratta quasi esclusivamente di soggetti stranieri che comperano imprese tricolori. Soltanto lo scorso anno i capitali impegnati in queste operazioni, 201 in tutto, hanno raggiunto i 32 miliardi di euro. Quasi due punti di Pil. Non male. E hanno riguardato soprattutto le imprese che si collocano nel cosiddetto segmento «middle market», con un valore cioè da 50 a 250 milioni di euro. La classica taglia della nostra media azienda manifatturiera.
La maggior parte dei capitali impiegati proviene dai Paesi emergenti, nonostante la recessione che ne ha rallentato lo sviluppo. Circa 11,6 miliardi tra quelli spesi nello shopping all' outlet Italia provengono da Medio Oriente, Asia e Pacifico. Con l' inversione del trend atteso per molte economie del G20 che si erano surriscaldate eccessivamente, gli acquisti dovrebbero registrare un' accelerazione.
