Pascale ritira la tessera Arcigay, ormai è una leader omosex
Quando spunta dalla porta girevole dell'hotel Vesuvio, a Napoli, l'accoglienza di fotografi e giornalisti e' quella che si riserva ai principali personaggi politici. Francesca Pascale, invece, non fa che ripetere che questo appuntamento non ha nulla di politico. Dopo l'apertura dei giorni scorsi sulle unioni civili, torna nella sua citta' per ritirare le tessere dell'Arcigay e di GayLib. Una tradizionalmente vicina alla sinistra, l'altra alla destra, per ribadire che il suo e' un gesto super partes. Per questo appuntamento sceglie un tailleur nero con camicia bianca e tacco alto, che la costringe a camminare lentamente verso il bar del Borgo Marinari che ospita l'iniziativa. A meta' strada e' costretta a fermarsi quando dal suo staff la informano che all'esterno del locale c'e' uno striscione di Forza Italia. La fidanzata di Berlusconi vuole e ottiene che venga tolto e si concede all'applauso di una cinquantina di persone che la attendono. "Meno male che Francesca c'e'", urla uno dei componenti della comunita' Lgbt napoletana. Lei sorride, ma torna a ripetere che "questa e' una causa in cui credo e non ho bisogno di convincere Berlusconi, che e' sempre stato convinto sull'applicazione dei diritti civili". E per rimarcare la sua scelta, sottolinea che "anche la nostra e' una coppia di fatto, anche molto particolare. Quando c'e' amore non ci devono essere pregiudizi o condanne". Con Alessandro Cecchi Paone, che la accompagna nella serata di ieri, indossa sulla camicia la maglia bianca da lei disegnata, con un arcobaleno sul petto e la scritta 'Siamo tutti sotto lo stesso cielo"
I responsabili delle due associazioni le consegnano le tessere numero 12232829 dell'Arcigay e 2014 di GayLib. "Quasi quasi mi gioco questi numeri", sorride Pascale, che poi torna seria per spiegare che "qui non e' in discussione la famiglia tradizionale" e che "queste sono scelte personali. Se si guardano i sondaggi su ogni cosa non si va da nessuna parte". Ed esplicita: "non sono in grado di influenzare nessuno nel partito", frase che poi si rimangia perche', dice, "mi ricorda Cosentino". Dopo un "forza Napoli" urlato da un ragazzo, la manifestazione sembra chiudersi, ma le ultime parole della compagna dell'ex premier sono politiche. A un cronista che la incalza sulle "casse vuote del partito", risponde di essere piuttosto "preoccupata dalle casse degli italiani", augurandosi che "Renzi il rottamatore risolva il problema". E a proposito di larghe intese sulle riforme, auspica un "voto compatto" sul ddl relativo alle unioni gay, che in autunno arrivera' in Parlamento.
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