Sistema economico proporzionale per l'Italia
Prosegue strenuamente la campagna di riforma fiscale del PIN - Partito Italia Nuova che, con rinnovato vigore, lancia la proposta per l'adozione di un sistema economico basato su una tassazione di tipo proporzionale. In sostituzione all'attuale concezione progressiva, quella proporzionale pensata dal PIN prevede l'introduzione di un'aliquota unica, fissata al 15 percento, da applicarsi a tutti gli stipendi che dovrebbero, tra l'altro, essere corrisposti al lordo delle ritenute di legge. Nella pratica, dunque, spetterebbe a ciascun contribuente il versamento della propria quota, in misura decisamente inferiore di quella imposta attualmente, che più o meno si aggira al 60 percento dell'intero ammontare dello stipendio. «Riducendo la tassazione si riuscirebbe pertanto a far riprendere l'economia, senza impoverire le casse statali - dichiara Armando Siri, presidente del PIN -. Attraverso il nostro sistema, infatti, i 41 milioni di contribuenti italiani (il numero si riferisce all'anno 2011) pagherebbero il giusto, cosi da sconfessare comportamenti irregolari, quali evasione ed elusione fiscale, che compromettono il funzionamento del Paese. Di fronte, quindi, a un meccanismo meno impattante sulle tasche della popolazione il cosiddetto mercato sommerso o nero verrebbe meno. Tale modello non é frutto di una visione utopistica di una nuova formazione bensì la riproposizione di un sistema già esistente, che vige in 38 paesi al mondo. Lo sa bene il professor Alvin Rabushka, economista e professore alla Stanford University, che del proporzionale ne caldeggia la diffusione. «La situazione che si prospetta per l'Italia non lascia presagire nulla di buono per il futuro. Tant'è vero che le menti brillanti italiane fuggono per la stragrande maggioranza all'estero - dichiara il professore, a supporto del PIN -. La strada che suggeriamo dovrebbe invece permettere di uscire da questo stato di cose e avviare la più che mai desiderata ripresa economica».
Maurizio Zanoni