Presidenza della Repubblica, il Pdl vuole Franco Marini. Inside

di Alberto Maggi
Era il 27 marzo quando uno dei massimi esponenti del Pdl - uno di quelli che ogni giorno parla con il Cavaliere e che è sempre in tv - confidava ad Affaritaliani.it che i due nomi che il Centrodestra avrebbe potuto accettare per il Quirinale erano quelli di Giuliano Amato o di Franco Marini. E nella rosa di nomi uscita dall'incontro Bersani-Berlusconi sono proprio questi due in pole position. Si tratta di due personalità moderate "offerte" dal Pd al Popolo della Libertà. Ma il Cav - secondo quanto risulta ad Affari - avrebbe detto chiaramente al leader democratico di preferire Franco Marini.
Diversi i motivi. Amato ricorda il prelievo forzoso nei conti correnti effettuato in una notte quando era premier e quindi potrebbe risultare non gradito agli elettori del Centrodestra. Il dottor Sottile, inoltre, è un laico e dopo sette anni del primo comunista al Quirinale sarebbe forse meglio un cattolico alla presidenza della Repubblica. E ancora: Marini avrebbe l'ok anche della Lega, come ha detto Bossi, mentre Amato certamente no. Ed è per questi motivi che l'ex presidente del Senato, abruzzese di origine, risulta al momento nettamente favorito per la carica di capo dello Stato.
Nato a San Pio delle Camere il 9 aprile 1933, è stato segretario generale della CISL, come detto numero uno di Palazzo Madama, ministro del Lavoro, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. Una figura di Centrosinistra moderata che non ha mai alzato i toni contro Berlusconi e il Pdl, perciò - nell'ottica del Cav - in grado di garantire quella terzietà necessaria in questa fase politica. Infine Marini viene visto dal Centrodestra anche come una persona che non ha mai utilizzato in chiave politica i processi a carico di Berlusconi. E anche questa è una garanzia.
@AlbertoMaggi74