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Politica
Pronto il manifesto M5s per l'Ue. Nasce l'euro asse del cambiamento

Il clima tra il governo italiano e la Commissione europea è ottimo e l'accordo per evitare la procedura di infrazione è davvero a portata di mano. Alla base della svolta nei rapporti Roma - Bruxelles c'è la preziosa capacità di negoziazione del premier-avvocato Giuseppe Conte che, a differenza del ministro Giovanni Tria, brillante e solido professore di economia, ma del tutto a digiuno di confronti duri e trattative complesse, ha messo il meglio delle sue capacità professionali sul tavolo europeo toccando le corde giuste con Juncker e Moscovici, rivelandosi la carta vincente dell'esecutivo.

Dal punto di vista dei numeri, stando ai calcoli della Ragioneria Generale e degli organismi tecnici, la ormai famosa quota 100, con la quale verrà riformata la Legge Fornero sulle pensioni, sarà utilizzata solo dal 70% circa degli aventi diritto, generando così un risparmio di due miliardi di euro rispetto ai calcoli iniziali, considerato anche il fatto che partirà a febbraio. Il dato emerge dal divieto di cumulo previsto per chi deciderà di usufruire di quota 100. In sostanza, chi andrà in pensione anticipatamente con la riforma non potrà più fare il consulente o avere altre entrate da lavoro. Per questo motivo, una quota considerevole di chi avrebbe diritto a pensioni elevate deciderà probabilmente di non aderire a quota 100 che, invece, verrà adottata in particolare dalle categorie medio-basse e quindi meno onerose per lo Stato. Rendendo compatibile con le richieste di Bruxelles e quindi del tutto digeribile l'importante riforma.

Altro punto fondamentale a favore dell'Italia nel dialogo con la Commissione Ue è stato l'apppoggio silenzioso dell'amministrazione Trump, come si è visto in modo inequivocabile durante l'ultimo G20 a Buenos Aires (con il selfie tra Conte e il numero uno della Casa Bianca). L’ambasciatore Usa a Roma, Lewis Michael Eisenberg, intervenendo all’Us-Italy Dialogue promosso da Aspen Institute Italia, ha promosso la manovra del governo del Cambiamento: "Crediamo che il processo sul budget che ha intrapreso l’Italia sia molto significativo per l’Italia, l’Unione europea e per il mondo". Secondo l'amministrazione Trump, l'Italia a guida Conte gioca un ruolo decisivo in seno all'Unione europea per cercare di rompere l'asse franco-tedesco, inviso Oltreoceano. Gli Stati Uniti e il governo italiano sono altresì convinti che esista una parte segreta negli accordi tra Parigi e Berlino, un inedito diplomatico, che rende l'asse franco-tedesco ancora meno apprezzato a Washington e a Roma.

Prossima dunque, con qualche ulteriore limatura, ma senza grossi scogli l’ufficializzazione dell’intesa. Che si proietta in un contesto europeo politicamente caldo, muovendosi sullo sfondo delle elezioni europee del maggio 2019.

Anche qui a Roma è attivo uno straordinario laboratorio politico.

Il Movimento 5 Stelle sta preparando un proprio gruppo e sta mettendo a punto il manifesto elettorale ormai quasi pronto. L’obiettivo a cui sta lavorando riservatissimamente il leader Luigi Di Maio è di diventare l'ago della bilancia a Strasburgo abbattendo lo storico asse tra PPE e PSE. I 5 Stelle sono convinti che il voto europeo non creerà problemi con la Lega di Salvini e puntano alla formazione di un gruppo federato con partiti di altri Paesi, che considerano 'nuovi nuovi', in contrapposizione ai 'finti nuovi' di Orban e della Le Pen. Con lo Ukip che non sarà più rappresentato all'Europarlamento (Brexit), gli interlocutori naturali del M5S, ad esempio, potrebbero essere forze come i Democratici Svedesi, il Partito dei Liberi Cittadini della Repubblica Ceca e il polacco KORWiN.

E anche in Italia sono in arrivo grandi novità. Il cantiere su cui Di Maio sta lavorando sono le infrastrutture. Si attende la risposta dei tecnici sul famoso calcolo costi-ricavi delle contestate e divisive grandi opere, a partire dalla Tav. Si sa che il parere dei tecnici sarà neutrale e quindi non risolutivo ai fini della decisione finale. Ci vorrà una scelta politica del governo. E mentre la Lega ha già fatto conoscere e ribadito il suo parere favorevole, anche i Cinquestelle opereranno qualche revisione ed apertura, per recuperare il rapporto molto positivo con le categorie scese in piazza a Torino. Con molte di loro, Confindustria a parte, c’è un’ottima collaborazione in corso, si osserva ai vertici del Movimento: ”Ad esempio con Lega Coop il governo sta già collaborando su molte cose proficuamente”. E il governo, riflettendo sulla manifestazione di Torino, ritiene sbagliato averceli tutti contro e agirà di conseguenza per recuperare e uscire dalla sensazione di isolamento venuta a crearsi.

Bisognerà invece attendere per il rinnovo di alcune importanti poltrone in scadenza la fine del travagliato e defatigante percorso della Legge di Bilancio.  Per ora dunque i rinnovi attesi, dalla presidenza Consob a quella dell’Antitrust, non sono all’ordine del giorno. Se ne parlerà verosimilmente con l’anno nuovo.

E, si fa sapere confidenzialmente ad Affaritaliani.it, c’è convergenza sui nomi esaminati e condivisione tra i due partner su modalità e candidature. Filtra solo qualche difficoltà per Marcello Minenna alla Consob, dove si confermano i maldipancia quirinalizi.

Ma per ora tutto è in stand by.

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